Morte di Ramy Elgaml, non si trovano più il suo giubbotto e il palo sotto cui il 19enne rimase incastrato

Risulterebbero dispersi il giubbino di Ramy Elgaml e il palo contro il quale il 19enne di Corvetto si scontrò e morì, cadendo dallo scooter inseguito dai Carabinieri. Ad avvalorare questa ipotesi sono le comunicazioni di Marco Romaniello, ingegnere incaricato dello studio cinematico sull'incidente: "Per quanto attiene la disponibilità del palo – scrive in una email dell'8 febbraio riportata da Agi – risulta essere stato dismesso da A2A due giorni dopo l'incidente", avvenuto nella notte tra il 23 e il 24 novembre.
Da quel momento, però, se ne sarebbero perse le tracce e Barbara Indovina, avvocata dei familiari di Elgaml, avrebbe mandato ai magistrati che indagano un'istanza per chiedere notizie su quello che ritiene essere "un elemento fondamentale" delle indagini, il cui sequestro sarebbe dovuto avvenire subito dopo l'incidente. Come riportato nella relazione dei sanitari che soccorsero Ramy Elgaml, infatti, il ragazzo fu trovato "parzialmente incastrato" sotto questo palo, dopo lo schianto del motorino su cui era a bordo insieme all'amico Fares Bouzidi, tallonato a breve distanza da una gazzella dei carabinieri. A mancare all'appello sarebbe poi anche il giubbino che Elgaml indossava al momento dello schianto. Anche in questo caso, tuttavia, i magistrati non avrebbero ancora risposto alla richiesta di informazioni inviata dall'avvocata Indovina.
L'incidente in cui perse la vita Elgaml risale alla notte tra il 23 e il 24 novembre 2024. Quella sera il motorino guidato da Bouzidi e con a bordo 19enne non si fermò a un posto di blocco dei carabinieri che cominciarono ad inseguirlo. Dopo un tallonamento durato circa 20 minuti per le vie di Milano, documentato dalle dash cam delle gazzelle, le telecamere di sicurezza hanno ripreso il motorino schiantarsi contro un palo semaforico tra via Ripamonti e via Quaranta, seguito dall'auto dei carabinieri. Secondo l'autopsia, Elgaml sarebbe morto per la lesione dell'aorta dovuta a un violento impatto. Negli scorsi giorni Bouzidi ha denunciato il militare alla guida della gazzella perché "Deliberatamente mi speronava […] causandone la perdita di controllo e comprimendo il motociclo contro il palo semaforico presente che veniva abbattuto dall'autovettura stessa"
Maggiori informazioni sulla dinamica dell'incidente potrebbero arrivare con la perizia cinematica che la Procura dovrebbe ricevere da parte di Romaniello nei prossimi giorni.