Morte di Ramy Elgaml, Matteo Salvini: “Chieda scusa chi ha accusato e infangato l’Arma”

"La perizia conferma quello che ormai era chiaro alla stragrande maggioranza degli italiani: i carabinieri hanno fatto il loro lavoro in modo corretto, non hanno colpe. E ora chiedano scusa quelli che hanno accusato e infangato l'Arma". A scriverlo su X (ex Twitter) è il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini, poco dopo che sono stati resi noti gli esiti della perizia cinematica dell'incidente in cui perse la vita Ramy Elgaml nella notte tra il 23 e 24 novembre. Per Marco Romaniello, l'esperto nominato dalla Procura di Milano, l'inseguimento dei carabinieri sarebbe risultato essere stato "conforme a quanto prescritto dalle procedure in uso alle Forze dell'Ordine" e, dunque, la responsabilità di quanto accaduto sarebbe da attribuire a Fares Bouzidi, l'amico 22enne di Elgaml che guidava lo scooter e che "con il suo comportamento sprezzante del pericolo ha determinato l'inseguimento e le sue modalità e si è assunto il rischio delle conseguenze".
Anche Licia Ronzulli, senatrice di Forza Italia e vice presidente del Senato, ha commentato l'esito della perizia: "Conferma che nel caso Ramy i carabinieri hanno agito in modo corretto. Chi si è affrettato a buttare fango su di loro, a cominciare dal sindaco Sala e da Gabrielli, dovrebbe fare solo una cosa: scusarsi".
A Beppe Sala e Franco Gabrielli si è rivolto anche Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia: "Avevamo ragione noi a difendere i carabinieri nella vicenda Ramy. Il filmato lo dimostrava chiaramente. Ancora una volta, le Forze dell'Ordine sono state ingiustamente criminalizzate da un processo mediatico scandaloso e alimentato dalla sinistra. Ora che la verità è emersa ci aspettiamo che Sala, il prefetto Gabrielli e tutti coloro che hanno lanciato quella campagna di delegittimazione a danno delle nostre donne e uomini in divisa chiedano scusa. Devono vergognarsi per le parole che hanno usato. Sala e Gabrielli dovrebbero dimettersi oggi stesso. Basta con le violenze e le denigrazioni nei confronti del popolo in divisa, che merita solo rispetto per il loro impegno quotidiano".
Il sindaco Beppe Sala aveva parlato di un "brutto segnale" dopo che erano state rese pubbliche alcune immagini dell'inseguimento tra le pattuglie dei carabinieri e lo scooter su cui viaggiavano Elgaml e Bouzidi: "Dal mio punto di vista è chiaro che se qualcuno ha sbagliato deve pagare", aveva dichiarato il primo cittadino, "però attendiamo che la giustizia faccia il suo corso". Franco Gabrielli, invece, che ha già lasciato il suo incarico da delegato straordinaria alla Sicurezza per il Comune di Milano, si era esposto sulla vicenda giudiziaria che riguarda l'incidente in cui perse la vita Ramy Elgaml dicendo che, secondo lui, quella non sarebbe stata "la modalità corretta con cui si conduce un inseguimento".