Morte di Greta e Umberto, domani l’autopsia sui cadaveri dei due giovani
Mentre proseguono le indagini dei carabinieri per l'incidente nautico che ha strappato alla vita Greta Nedrotti e Umberto Garzarella, i due ragazzi travolti da un motoscafo guidato da due turisti tedeschi sul lago di Garda, gli indagati, nel mentre tornati in Germania perché a piede libero, fanno sapere di voler essere messi "in contatto con le famiglie" delle due vittime.
Domani l'autopsia sui corpi di Greta e Umberto
Nelle parole riportate da Il giornale di Brescia, si legge che questa "è una tragedia che non riusciamo a spiegare. Vogliamo esprimere la nostra vicinanza per il dolore che stanno provando". Il loro avvocato Guido Sola aveva fatto sapere ieri, martedì 22 giugno, che i suoi assistiti "non sono scappati, ma sono andati in Germania dopo essersi messi a disposizione delle autorità italiane. Pronti ad arrivare a Brescia qualora servisse e quando ci sarà un processo". Sui corpi dei due giovani è intanto stata disposta l'autopsia, attesa per domani, giovedì 24 giugno.
Investigatori al lavoro per ricostruire la dinamica
Gli inquirenti nel frattempo lavorano alacremente per ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente. Ad aiutarli, saranno gli esiti delle perizie disposte sulle due imbarcazioni incidentate. Al momento, sembra che il motoscafo condotto dai turisti tedeschi, che hanno detto di essersi avvicendati nella guida senza quindi dare punti di riferimento certi su chi fosse al timone al momento dello schianto, abbia impattato la barca di Greta e Umberto per poi, successivamente, planare. Le due vittime sarebbero state colpite dalle eliche del motore del Riva. Ascoltati dagli investigatori, i due tedeschi hanno dichiarato di aver pensato di aver colpito un tronco o uno scoglio. Quest'ultima ipotesi è stata smentita da Mauro Fusato, soccorritore dei Volontari del Garda, a Fanpage.it.