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Morte 250 pecore in un’ora nel Lecchese: non si esclude che siano state avvelenate

Le pecore trovate morte nel Lecchese, circa 250, avrebbero assimilato sostanze tossiche: i pastori le stavano portando nel Parco del Monte Barro. Si indaga per capire se l’avvelenamento è stato doloso.
A cura di Giorgia Venturini
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Sono 250 le pecore trovate morte nel Lecchese. Si indaga per capire quanto accaduto ma da una prima analisi, gli animali avrebbero assimilato sostanze tossiche. Resta da capire ora se si sia trattato di un incidente oppure se l'avvelenamento sia stato doloso. Saranno gli esiti dei prelievi disposti ed eseguiti dalle autorità sanitarie a stabilirlo.

Il gregge era in transumanza: ovvero finito il periodo estivo stavano scendendo più a valle dove avrebbero trascorso l'inverno. Le pecore morte facevano parte di un gregge di 370 capi: i pastori le stavano portando nel Parco del Monte Barro. Improvvisamente però la tragedia. In poco tempo si sono accorti che le pecore stavano morendo fino ad arrivare ad accertare 250 decessi. Da qui l'ipotesi che il gregge avesse ingerito erbe o sostanze velenose o aver bevuto acqua contaminata. Si scoprirà se il veleno è stato posizionato nella zona da qualcuno oppure se si sia trattato di un incidente. Bisognerà attendere ora i risultati di tutti gli accertamenti.

Il sindaco Piergiovanni Montanelli e i presidenti del Parco Monte Barro e della Comunità Montana hanno pubblicato una nota: "Siamo stati informati da Ats Brianza dell’improvvisa morte di 250 capi di ovini presso Prato bellavista a San Michele di Galbiate. In attesa dei risultati, in via prudenziale è stata delimitata l’area con ordinanza sindacale e di conseguenza riteniamo opportuno annullare la prevista Sagra di San Michele che avrebbe dovuto svolgersi sabato e domenica. La santa messa inaugurale prevista si terrà in chiesa parrocchiale sabato mattina alle ore 11. Gli appuntamenti della domenica sono invece annullati definitivamente".

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