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Morta durante il parto, l’avvocato del marito: “Crisi respiratoria forse causata dal liquido nei polmoni”

Andreea Antochi, la 30enne deceduta con il suo bambino durante il parto all’ospedale San Matteo di Pavia, potrebbe essere morta a causa di una crisi respiratoria provocata della presenza di liquido nei polmoni. Gli esami serviranno ad accertare se si sia trattato di liquido amniotico.
A cura di Alice De Luca
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Andreea Antochi (foto da Facebook)
Andreea Antochi (foto da Facebook)

Sarà l'esame istologico a chiarire la causa del decesso di Andreea Mihaela Antochi, la 30enne che tra il 16 e il 17 dicembre è morta con il suo bambino durante il parto all'ospedale San Matteo di Pavia. "La donna avrebbe avuto una crisi respiratoria causata dalla presenza di un liquido nei polmoni – ha detto a Fanpage.it Ferdinando Mauro, avvocato del marito della donna – gli accertamenti in laboratorio verificheranno se si sia trattato di liquido amniotico, ipotesi che per il momento sembra essere la più plausibile, considerando che Antochi non soffriva di polmonite e la bassa probabilità che abbia avuto un infarto. Gli esiti degli esami e lo studio delle cartelle cliniche serviranno a chiarire se la causa della morte della donna e del bambino sia da ricondurre a una fatalità o se ci siano responsabilità in capo a qualcuno".

La morte di Antochi in ospedale

Nel frattempo la Procura, su querela del marito della 30enne, ha aperto un fascicolo di indagine con le ipotesi di reato di responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario e omicidio colposo. Antochi viveva da tempo insieme al marito a Villantero, in provincia di Pavia. La coppia aspettava un figlio e domenica 15 dicembre la donna era stata sottoposta alle procedure per il parto indotto all'ospedale San Matteo. Durante il parto Antochi avrebbe avuto un'insufficienza respiratoria che l'avrebbe portata a un arresto cardiaco. Il personale del Policlinico avrebbe tentato le manovre di rianimazione per un'ora, senza riuscire a salvarla. Anche il parto cesareo urgente non sarebbe stato sufficiente a salvare il bambino.

La nota della fondazione Irccs Policlinico San Matteo

Il Policlinico San Matteo ha disposto un accertamento diagnostico su Antochi e il figlio, mentre la Fondazione Irccs Policlinico San Matteo ha diffuso una nota in cui esprime la sua  vicinanza ai familiari e l'intenzione di collaborare con gli inquirenti: "Per tutta la comunità del San Matteo questa è una giornata di lutto. La morte di una mamma e del suo bambino è un dramma dolorosissimo e il nostro pensiero accorato è tutto rivolto a chi non c’è più e ci stringiamo a chi ne piange la scomparsa. C’è un’indagine in corso a cui il nostro istituto garantisce piena collaborazione per i dovuti accertamenti. Per parte nostra, non possiamo fare altro che ribadire il valore e l’alta professionalità dei medici e di tutto il personale del San Matteo, che dedicano tutta la propria vita, con incredibile abnegazione, a salvare vite e a farne nascere di nuove".

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