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Morso da una zecca, 57enne muore dopo due mesi di ricovero in ospedale

Riccardo Scalmazzi, 57enne della provincia di Brescia, volontario nel gruppo degli alpini, è morto dopo un ricovero di due mesi per il morso di una zecca.
A cura di Alice De Luca
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Riccardo Scalmazzi, 57enne originario di Gavardo, in provincia di Brescia, è morto martedì 17 dicembre a causa del morso di una zecca, per il quale si trovava già da tempo ricoverato all'ospedale di Trento con un'infiammazione.

L'uomo, come riportato dal quotidiano L'Adige, aveva cominciato a stare male circa due mesi fa. I continui problemi di salute lo avevano portato a fare degli accertamenti medici, dai quali era emersa un'infiammazione, per la precisione un'encefalite, provocata da un virus trasmesso attraverso il morso di una zecca. Le condizioni critiche del 57enne hanno richiesto il ricovero all'ospedale Santa Chiara di Trento, dove nelle ultime due settimane il suo stato di salute è peggiorato, fino al decesso.

Riccardo Scalmazzi era nato a Gavardo, in provincia di Brescia, e cresciuto a Serle, ma si era trasferito a vivere a Bondone, in Trentino, dove era molto conosciuto nella comunità del vicino lago d'Idro. Appassionato di montagna, il 57enne prestava servizio come volontario nel gruppo degli Alpini della sua zona. La zecca potrebbe averlo morso proprio durante una delle sue escursioni in montagna, ma questo aspetto è ancora tutto da chiarire.

Il capo del gruppo Alpini di Bondone, Sergio Valerio, ha espresso le sue condoglianze per il collega, come riportato dal quotidiano "Il Dolomiti": "Riccardo, seguendo le orme del papà alpino, è entrato a far parte del Gruppo Alpini di Bondone e si è ritagliato uno spazio fondamentale all’interno di esso, grazie alla sua disponibilità e generosità. Con il suo spirito da alpino, era sempre pronto ad aiutare e a dare un contributo alla comunità, che lo ricorda con affetto. Sentiremo la sua mancanza, perché senza di lui il gruppo alpini non sarà più lo stesso".

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