Morì a 18 anni mentre era a lavoro, la Procura: “Il blocco di sicurezza della seminatrice era rimosso”
Il 20 giugno di un anno fa, il 18enne Pierpaolo Bodini è morto mentre lavorava all'interno di un'azienda agricola di Brembio, comune che si trova in provincia di Lodi: è stato schiacciato dal braccio meccanico di una seminatrice mentre la stava preparando per la prima uscita nei campi.
Dopo il suo decesso, è stata aperta un'indagine. La Procura ha incaricato un consulente di svolgere una perizia tecnica sul macchinario agricolo. Stando a quanto riportato dal quotidiano La Repubblica, uno dei due blocchi di sicurezza – che avrebbero dovuto impedire la caduta del braccio seminatore mobile – era stato rimosso. Il macchinario inoltre aveva oltre dieci anni.
Il datore di lavoro del 18enne, un uomo di 59 anni, ha ricevuto l'avviso di conclusione delle indagini: è accusato di omicidio colposo e inadeguata formazione del dipendente. Si andrebbe invece verso l'archiviazione della posizione del produttore della seminatrice.
Bodini era un ex studente dell'istituto agrario di Codogno. Aveva deciso di lasciare gli studi proprio per iniziare a svolgere l'occupazione dei suoi sogni. Aveva quindi trovato lavoro in quell'azienda vicino a casa. Il 20 giugno stava sistemando la seminatrice con un collega quando si è verificato l'incidente. Il giovane è morto sul colpo: gli operatori sanitari non hanno potuto far altro che costatarne il decesso. "È morto facendo quello che amava di più", aveva detto la madre.