Morgan e Tiziana morti nel lago di Como, oggi l’autopsia: al vaglio anche le condizioni del parapetto
Ci sono anche le condizioni del parapetto del parcheggio in viale Geno sotto l'occhio dei vigili del fuoco e della polizia, che in questi giorni hanno ricostruito la vicenda accaduta lo scorso 6 gennaio a Como: qui il suv Mercedes di Morgan Algeri, al primo appuntamento con Tiziana Tozzo, secondo alcuni testimoni sarebbe scattata avanti all'improvviso, distruggendo la ringhiera del punto panoramico e inabissandosi così tra le acque del lago. Oggi, venerdì 12 gennaio, è attesa l'autopsia sui due corpi.
Proseguono così le operazioni di misurazione per comprendere sia la traiettoria del veicolo, sia la velocità di impatto contro la panchina e l'effettiva stabilità del parapetto divelto per una lunghezza di 4,40 metri. Anche se, per il momento, la dinamica sembra comunque essere abbastanza chiara.
Escluse le ipotesi del gesto volontario e del malore del conducente, resta quella del guasto dell'automobile guidata dal 38enne di Brembate di Sopra che aveva da poco conosciuto Tiziana, 45 anni, sui social: un malfunzionamento che avrebbe improvvisamente spinto il mezzo in avanti, una volta messo in moto, in una corsa impazzita verso il precipizio. La vettura, sfilando per pochi centimetri accanto a una pianta che ne avrebbe potuto fermare la corsa se colpita in pieno, è poi precipitata nel lago di punta, impattando il fondale con la parte anteriore per poi ribaltarsi e adagiarsi sul fondo con le ruote rivolte verso l'alto.
Una tesi, quella del guasto tecnico al mezzo, avvalorata anche dalle numerose testimonianze di chi era vicino a Morgan Algeri, esperto sub che sarebbe riuscito a uscire dall'abitacolo della macchina ma non a risalire in superficie: a trattenerlo sul fondo, forse, la mancanza di ossigeno dopo la lotta disperata e le profondità gelide e buie del lago. "Morgan si era già lamentato della macchina, voleva chiamare la Mercedes", le parole dell‘ex fidanzata Monica agli inquirenti.