Morgan e Tiziana morti nel lago di Como: forse intrappolati dalla chiusura centralizzata dell’auto
Una coppia al primo appuntamento che, dopo la serata al ristorante di sabato 6 gennaio, sale sull'automobile parcheggiata in un belvedere affacciato sul lago di Como. La vettura che improvvisamente scatta in avanti, rompe il parapetto e precipita nel vuoto, inabissandosi nelle acque gelide e uccidendo i due passeggeri: Tiziana Tozzo, 45 anni, e Morgan Algeri, 38.
Per gli inquirenti, secondo quanto anticipato da Il Giorno, la spiegazione a queste morti inspiegabili si troverebbe proprio nel Suv Mercedes scuro di Morgan Algeri. Una macchina che, secondo le testimonianze raccolte finora dalla Squadra Mobile di Como, già nelle settimane precedenti al dramma aveva già dato al conducente numerosi problemi di malfunzionamento. E che quella tragica sera può aver intrappolato al suo interno la coppia serrando ermeticamente le portiere con il sistema di chiusura centralizzato.
Non si spiegherebbe altrimenti, secondo chi indaga, come mai Morgan Algeri, esperto pilota e addestrato a gestire situazioni di pericolo simili, non sia riuscito a fuoriuscire dall'abitacolo del suv: a bloccarlo, come una gabbia, potrebbe essere stato il guasto della macchina, unito alla forte pressione dell'acqua e, forse, al tentativo di portare in salvo anche la passeggera.
Saranno gli accertamenti condotti sulla vettura ripescata dalle acque, in fondo, a dare risposta a queste domande. Così come la relazione dei vigili del fuoco, che spiegherà in quali condizioni e punti, rispetto all’auto, siano stati trovati i due corpi.
E ancora l'autopsia sui due corpi trovati senza vita a quindici metri di profondità nel lago di Como, per stabilire se Morgan Algeri possa aver avuto un malore, e gli accertamenti tecnici condotti sul posto. La Procura di Como, nel frattempo, ha avviato un'indagine e aperto un fascicolo per omicidio stradale colposo. Tra le ipotesi c'è il guasto meccanico o l'errore.