Morgan Algeri e Tiziana Tozzo caduti nel lago di Como con il Suv e annegati: “Non c’è stato errore umano”
Sono arrivate le prime valutazioni dei consulenti incaricati dalla famiglia di Morgan Algeri sui dati e sulle componenti elettroniche del Suv con il quale il 45enne è finito dentro il lago di Como la sera dell'Epifania del 2024 insieme a Tiziana Tozzo. Secondo queste prime ricostruzioni, che dovranno essere poi confrontate con le indagini della Procura comasca, non ci sarebbe stato alcun errore umano. Nel frattempo, negli ultimi 12 mesi gli investigatori hanno raccolto le segnalazioni spontanee riguardanti incidenti simili provenienti da tutta Italia. "Sono preziose perché hanno rappresentato una fonte unica di dati", ha commentato il legale della famiglia Algeri, Giovanni Giorgino.
L'incidente la sera dell'Epifania del 2024
La sera del 6 gennaio dell'anno scorso Algeri e Tozzo si trovavano a bordo di un Suv Mercedes Glc nel parcheggio di villa Geno, a Como. Il 38enne aveva comprato quell'auto solo pochi mesi prima e quella sera era uscito per il primo appuntamento con la 45enne di Cantù.
Ad un certo punto, il Suv è partito all'improvviso e, ad alta velocità, ha sfondato il parapetto finendo in acqua. Dall'autopsia è emerso che Algeri avrebbe tentato fino all'ultimo di liberarsi e di far uscire dall'abitacolo Tozzo, senza però riuscirci.
Le analisi sulle componenti elettroniche del Suv
L'auto è stata recuperata l'indomani mattina dai vigili del fuoco, in fondo al lago. Come riportato da La Provincia di Como, l'avvocato Giorgino ha spiegato che "dal veicolo sono state estratte alcune componenti elettroniche, poi fatte analizzare all’estero dalle case produttrici". Lo scopo era quello di estrarre i dati che avrebbero permesso di riscontrare eventuali anomalie e capire se l'accelerazione dell'auto era riconducibile alla pressione sul pedale da parte del guidatore.
La indagini, coordinate dal sostituto procuratore Giuseppe Rose, sono ancora in corso. Intanto, però, è arrivata la ricostruzione effettuata dai consulenti nominati nell'interesse della famiglia Algeri. Il documento, ha spiegato ancora Giorgino, "contiene conclusioni orientate, per il momento, verso l’impossibilità di un errore umano".
Tuttavia, è ancora presto per stabilire se si sia trattato effettivamente di un'anomalia. I dati dovranno essere incrociati con i rilievi degli investigatori e con le varie testimonianze. Preziose per la ricostruzione di quanto accaduto potrebbero rivelarsi le segnalazioni spontanee che sono arrivate negli scorsi mesi in Procura. Queste riguarderebbero incidenti simili, "causati dal comportamento anomalo dei loro veicoli, anche di diverso modello e marca, quasi sempre legato a problemi di elettronica", ha spiegato Giorgino. Per il momento, però, l'avvocato raccomanda "massima cautela".