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Covid 19

Moratti: “Entro un mese variante Delta prevalente in Lombardia: può influenzare campagna vaccinale”

“Visto il suo grado di contagiosità, è prevedibile che, a breve, tra due e quattro settimane, la variante Delta possa diventare quella prevalente in Lombardia. La variante potrebbe influenzare la campagna vaccinale”. Questo quanto dichiarato dalla vice presidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti rispondendo ad una mozione presentata dal consigliere Usuelli che chiedeva di ridurre il tempo tra la prima e la seconda dose.
A cura di Filippo M. Capra
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L'ha già detto pochi giorni fa e l'ha ribadito oggi quando, in Consiglio Regionale, ha risposto ad una mozione presentata da Michele Usuelli, consigliere lombardo per +Europa Radicali, che proponeva di accorciare l'intervallo tra la prima e la seconda dose del vaccino contro il Covid: la variante Delta sarà dominante in Lombardia entro due, massimo quattro settimane. Questo quanto sottolineato dalla vice presidente e assessore al Welfare Letizia Moratti che ha spiegato che tale previsione si basa sul "suo grado di contagiosità". La vice presidente ha poi aggiunto che "Regione Lombardia ha ben presente il fatto che la possibilità di emergenza di nuove varianti virali possa rappresentare una variabile importantissima nel prossimo futuro e che possa influenzare, non solo l'andamento epidemiologico, ma anche l'efficacia della campagna vaccinale. Con la deduzione che molte attività devono essere poste in atto per incrementare le attività di sequenziamento".

In Lombardia somministrate 9.578.180 di dosi di vaccino

Le preoccupazioni del consigliere Usuelli, che come ha detto la Moratti sono condivise da Regione Lombardia, potrebbero portare ad un'ulteriore accelerazione sulle vaccinazioni contro il Covid. Ad oggi, martedì 6 luglio, in Lombardia sono state somministrate 9.578.180 tra prime e seconde dosi, su un totale di 10.513.513 consegnate. La Regione sta mantenendo fede agli accordi presi con il Generale Figliuolo, Commissario straordinario nominato dal Premier Draghi per l'emergenza Covid, somministrando anche più di 100.000 dosi al giorno. Il problema, al netto di eventuali tagli di consegne, è rappresentato da colo che ancora si dicono restii a ricevere il farmaco. Tanti scettici ritengono sia opportuno attendere ancora un po' prima di ricevere le proprie inoculazioni. Proprio questo, però, potrebbe rappresentare un'arma in più per la variante Delta, che nel mentre potrebbe rafforzarsi e resistere, prossimamente, alle difese date dal vaccino stesso.

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