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Monza, fischia a una ragazzina per la strada: 23enne arrestato dalla polizia

Un uomo di 23 anni ha molestato una ragazzina per la strada nel centro di Monza, fischiandole le passava accanto. Ma il gesto gli è costato caro, perché in questo modo ha attirato l’attenzione di alcuni agenti di polizia, che lo hanno fermato e controllato, scoprendo che aveva addosso dosi di cocaina e hashish.
A cura di Redazione Milano
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Arrestato dalla polizia dopo aver fischiato a una ragazzina per strada. È successo a un uomo di 23 anni a Monza, che mentre infastidiva una giovane ha attirato l'attenzione di un agente della questura, che lo hanno perquisito e trovato in possesso di alcuni grammi di cocaina.

Molesta per la strada una ragazzina, la polizia la arresta per possesso di droga

L'episodio si è verificato nel pomeriggio di ieri, lunedì 7 settembre, nel centro di Monza, davanti alla Rinascente di Largo Mazzini. La ragazzina oggetto delle attenzioni del molestatore lo ha ignorato e ha continuato a camminare per la sua strada. Ma i poliziotti che erano lì presenti e hanno assistito alla scena sono intervenuti, e hanno fermato l'uomo per un controllo. Il 23enne, di nazionalità marocchina, è risultato irregolare in Italia, ma soprattutto è stato trovato in possesso di una quantitativo di sostanze stupefacenti, alcuni grammi di cocaina e hashish.

In tasca aveva dieci dosi di coca e alcuni grammi di hashish

La questura monzese ha spiegato che il giovane, fermato, ha detto ai poliziotti di "non aver fatto nulla e di essere un bravo ragazzo in cerca di amicizia". Gli agenti lo hanno controllato e gli hanno trovato in tasca dieci dosi di coca e alcuni grammi di hashish. Inevitabile quindi l'arresto del giovane, che dovrà rispondere di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

Contro le molestie verbali si sono mobilitate attiviste e associazioni di tutto il mondo, che negli scorsi mesi hanno inventato il chalking, una forma di denuncia artistica e urbana, che prevede di riportare per terra, sul marciapiede, le molestie verbali ricevute. Le frasi sono scritte con gessetti colorati sui marciapiedi, poi fotografate e postate sulla pagina Instagram. Le iniziative si sono moltiplicate da New York a Milano per dare voce alle testimonianze delle vittime.

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