Monza, denunciati 5 “furbetti” del reddito di cittadinanza: anche la moglie di un dipendente dell’Inps
Aveva dichiarato solo 1.300 euro di reddito annuo senza far entrare nei conteggi anche lo stipendio del marito, un dipendente dell'Inps. Così una donna era riuscita a ottenere il reddito di cittadinanza, fino a quanto non hanno scoperto tutti i carabinieri di Monza: i militari infatti hanno incrociato i dati dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale con le domande presentate per avere l'aiuto statale trovando subito delle anomalie. Oltre per la donna, sono scattate le denunce per altre cinque persone. Tutte adesso dovranno restituire quanto ingiustamente ottenuto.
Tra i denunciati anche una famiglia con 13 auto e un immobile di proprietà
Non è che l'ultima operazione dei carabinieri della provincia di Monza che stanno smarcherando settimana dopo settimana i "furbetti" del reddito di cittadinanza: già nei giorni scorsi erano state denunciate 30 persone sul territorio e cinque donne di Besana Brianza. Tra gli ultimi denunciati era finito anche un imprenditore a cui era intestatario di tre ditte. In questi ultimi controlli nel mirino dei carabinieri è finita la moglie di un dipendente dell'Inps il cui stipendio non era finito nella dichiarazione dei redditi. E ancora: tra gli ultimi denunciati c'è anche un'intera famiglia, formata da quattro persone tutte destinatarie del reddito. Anche nel loro caso nessuno di loro aveva i requisiti richiesti per poter accedere al reddito di cittadinanza. Anzi, in totale i membri della famiglia sono proprietari di 13 auto e di un immobile. Per tutti loro ora oltre alla denuncia scatterà anche l'obbligo di restituire la somma di denaro ingiustamente percepita.