Monopattini elettrici, 246 incidenti a Milano in soli sei mesi
Da giugno a oggi a Milano sono 246 gli incidenti in monopattino per i quali il personale sanitario del 118 è dovuto intervenire: a dirlo è l'assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia Riccardo De Corato, il quale sostiene: "La sperimentazione di questo mezzo di locomozione nel capoluogo lombardo è disastrosa. Un costo alla politica green della Giunta sicuramente troppo alto".
Incidenti in monopattino, De Corato: Denunciata situazione alla ministra dei Trasporti
L'assessore ha aggiunto inoltre di aver scritto una lettera alla ministra dei Trasporti Paola De Micheli. Nel testo De Corato ha denunciato quanto accade a Milano e ha invitato la ministra a prendere decisioni in merito: "A oggi però non ho avuto alcun riscontro". L'assessore regionale ha poi assicurato di voler fare la sua parte e di voler introdurre nelle scuole superiori l'educazione stradale: "Un progetto che vedrà i ragazzi impegnati in lezioni teoriche e in altre di confronto con gli operatori del 118 per comprendere i rischi della strada".
La Procura di Milano aveva avviato diverse indagini
Già nei mesi precedenti la Procura aveva avviato un'indagine relativa alla sicurezza dei mezzi in città visto l'alto numero degli incidenti. A questa se n'era aggiunta una seconda che si concentrava sulla possibilità che per le strade milanesi ci fossero più monopattini di quanti previsti e dichiarati. Successivamente gli inquirenti avevano concentrato le loro indagini su otto manager di società di sharing che, secondo i primi accertamenti, non avevano rispettato i requisiti di sicurezza e ordine pubblico previsti nel bando comunale. A seguito della notizia, il Comune aveva deciso di revocare le concessioni a tre aziende che secondo Palazzo Marino avevano adottato comportamenti irregolari. In particolare erano state rilevate alcune anomalie sul sistema di moderazione della velocità e della sosta. Il tema dei monopattini elettrici è ancora molto dibattuto e ha generato due fazioni tra chi li reputa troppo pericolosi e chi li ritiene un valido sostituto alla mobilità tradizionale.