Monitoraggio Iss, in Lombardia indice Rt a 1.3: tutti i dati che portano alla zona rossa
Da lunedì 15 marzo la Lombardia torna in zona rossa. L'ha ufficializzato in mattinata il presidente della Regione Attilio Fontana, auspicando che sia "l'ultimo sacrificio" dopo un anno complesso tra chiusura e aperture limitate. Il governatore ha specificato che i dati non possono rimandare la decisione, nemmeno dopo l'istituzione della zona arancione rafforzato presa settimana scorsa. Ma quali sono questi dati? Vediamoli nello specifico.
L'indice di contagio Rt
Il primo dato da tenere in considerazione è sempre quello relativo all'indice di contagio Rt. Come da ultimo monitoraggio dell'Istituto Superiore di Sanità, che ha valutato i dati della settimana dall'1 al 7 marzo, l'indice Rt in Lombardia è salito fino a 1.3, con un intervallo che va da 1.28 a 1.32. La zona rossa scatta automaticamente con un Rt pari o superiore a 1.25.
Il numero dei contagi e i casi per 100.000 abitanti
Un altro dato che fa allarmare è l'aumento esponenziale dei contagi. Nella settimana in questione (1-7 marzo), l'ISS ha calcolato che in Lombardia sono stati registrati un totale di 30.688 nuovi casi di positività al Covid. Ciò ha dunque alzato la percentuale di positività su numero di abitanti, portando il totale a 306.04 individui contagiati ogni 100.000 abitanti. La zona rossa scatta automaticamente con 250 casi ogni 100.000 abitanti. Ciò ha dato inoltre vita a diversi altri focolai, il cui numero è aumentato e di molto.
Classificazione complessiva di rischio
Infine, il monitoraggio dei dati della Lombardia ha indotto l'Istituto Superiore di Sanità a ritenere alto il rischio che la regione corre se non si interviene con nuove chiusure. Tale classificazione è basata su dati che testimoniano come il rischio alto la Lombardia l'abbia da tre settimane consecutive. Inevitabile, dunque, il passaggio in zona rossa.