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Monia Bortolotti accusata di infanticidio

Monia Bortolotti, accusata di doppio infanticidio: “Difficile gestire tutto, sono un fallimento di mamma”

“Dopo la scomparsa anche di Mattia sono crollata completamente, avevo bisogno di un aiuto in più”, le parole di Monia Bortolotti, 27 anni. “È difficile soprattutto gestire il senso di totale fallimento che è stata la mia vita di mamma. Ci devo fare i conti tutti i giorni”.
A cura di Francesca Del Boca
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"Io vado avanti. Con molta fatica, ma vado avanti". Sono le parole di Monia Bortolotti, la 27enne di Pedrengo (Bergamo) ora accusata di aver ucciso i due figli piccoli Alice e Mattia, a un anno di distanza l'uno dall'altra, soffocandoli a morte. Un messaggio vocale, riportato dal programma Mediaset Pomeriggio Cinque, riporta uno sfogo della giovane donna dopo la morte del secondogenito, avvenuta a soli due mesi di vita.

Le parole di Monia Bortolotti, accusata di doppio infanticidio

"Dopo la scomparsa anche di Mattia sono crollata completamente, quindi avevo proprio bisogno di un aiuto in più, un aiuto esterno", racconta via messaggio a una conoscente la mamma di Pedrengo, ora rinchiusa in una camera di sicurezza dell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo."È molto difficile gestire il tutto per tanti motivi, è difficile soprattutto gestire il senso di totale fallimento che è stata la mia vita di mamma. Con questo ci devo fare i conti tutti i giorni, tutte le mattine".

E prosegue. "Un passettino per volta, una cosa per volta e basta, altrimenti veramente anneghiamo nel dolore, nel dispiacere… e non è proprio il caso, quindi ci si rimbocca le maniche e si lavora".

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I post su Facebook: "Volevo essere una mamma perfetta"

"Sono mamma di due splendidi bimbi, forse troppo perfetti per rimanere sulla Terra", scrive ancora la giovane, dopo la morte del primogenito, in un post pubblicato su Facebook, all'interno di un gruppo che raduna genitori di figli morti in culla. "Mattia doveva essere un miracolo, era il mio miracolo. Avevo promesso che sarei stata sempre sveglia a controllarlo e a curarlo giorno e notte. E invece sono crollata dal sonno per ben tre volte dopo il suo ricovero. E l'ultima volta è stato quando, poco dopo, se n'è andato tra le mie braccia. Lui era tutto per me. Il mio arcobaleno e, in un certo senso, la mia mamma".

"Vado avanti solo per proteggere l'amore immenso che provo per i miei bimbi dalle accuse della Procura, perché i miei bimbi erano tenuti come gioielli", si sfoga ancora, quando viene a conoscenza delle indagini su di lei. "Ero troppo occupata a voler essere una mamma perfetta".

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Gli inquirenti: "I due bimbi uccisi da un abbraccio mortale"

È con toni da favola che la 27enne di Pedrengo racconta la morte dei suoi due bimbi, avvenute a pochi mesi di distanza. Ma gli inquirenti, adesso, non hanno dubbi: Alice e Mattia sono stati uccisi proprio dalla madre che, almeno nel caso del secondogenito, li avrebbe soffocati "inequivocabili compressioni del torace". Un abbraccio mortale da parte della madre, che per l'accusa non avrebbe retto "alla frustrazione causata dal pianto prolungato dei bambini".

Le accuse al compagno Cristian

"Mattia, a soli due mesi, ha indossato le ali bianche e soffici e ha raggiunto la sorellina", la giustificazione della mamma. "La colpa è mia perché, per evitare la stessa tragedia avvenuta alla sorellina, lo tenevo in braccio giorno e notte, camuffando le mie paure per non disturbare nessuno".

Lanciando accuse verso il compagno e verso i familiari. "La colpa è sempre mia, che sono stata accanto a una persona che mi ha sempre tradita e mai amata veramente. Ma vado avanti per proteggere l'amore immenso che provo per i miei bimbi dalle accuse: avendo avuto una mamma aggressiva psicologicamente non riesco a concepire la violenza verbale, figuriamoci quella fisica".

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