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“Molti clienti assenti, e un tavolo intero non ha pagato il conto”: lo sfogo dei ristoratori a Pasquetta

“Non c’è nessun rispetto per chi lavora durante le feste, sacrificando la propria famiglia per far stare bene gli altri”, si sfogano i titolari di un locale nel parco del Ticino. “Un tavolo da 10 persone, di cui se ne sono presentate solamente 6, non ha pagato e non ha più risposto alle chiamate”
A cura di Francesca Del Boca
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Decine di clienti che non si sono presentati, senza neanche avvisare. E addirittura un'intera tavolata che a fine pasto si è alzata ed è uscita dalla porta con la scusa di andare a fumare una sigaretta, senza nemmeno saldare il conto. Una giornata impegnativa, quello del lunedì di Pasquetta, per i titolari di un ristorante nel cuore del Parco del Ticino, l'agriturismo Cascina Pietrasanta a Magenta (Milano).

"Nella giornata di oggi abbiamo avuto 2 tavoli che non si sono presentati, e più di 20 persone mancanti dai tavoli presenti. E questo accade spesso, ci siamo anche quasi abituati…. Anche se una chiamata per avvisare farebbe sempre bene onde evitare di sprecare il cibo già preparato", recita il post pubblicato dai ristoratori lombardi su Facebook. "Però non possiamo accettare nella maniera più assoluta che un tavolo da 10 persone, per cui se ne sono presentate solamente 6, non ci abbia pagato il conto andandosene e non rispondendo alle numerose chiamate da parte nostra". Uno scontrino da circa 400 euro.

E ancora. "Questo ci lascia davvero offesi e demoralizzati... sono venuti e hanno trascorso un bel pomeriggio da noi, senza aver avuto il minimo rispetto per chi li ha fatti stare bene oggi", prosegue il post, scritto "con l'amaro in bocca" dai proprietari della tenuta immersa nel verde.

Uno spunto di riflessione e un ulteriore tassello che si aggiunge all'annosa questione che da sempre riguarda il mondo della ristorazione: caparra sì, caparra no? È giusto chiedere al cliente denaro in anticipo (o un documento di identità in garanzia) per assicurarsi la prenotazione nel locale, tutelando chi ci lavora da comportamenti maleducati come disdette dell'ultimo minuto o fughe in massa?

"Non è tanto per la questione di soldi, ma proprio per l'assoluta mancanza di rispetto verso chi come noi dedica tutti i giorni di festa per far stare bene gli altri, sacrificando spesso anche i propri rapporti famigliari… questo fa molto male. Scusate per lo sfogo da parte di tutto lo staff", concludono i ristoratori di Magenta.

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