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Molotov e proiettili fuori dalla casa di un 33enne e sua madre per un debito di droga: arrestati

Gli arrestati sono stati ritenuti responsabili dal mese di agosto di una serie di episodi di violenza: oltre alle minacce, il 33enne veniva colpito con dei pugni al volto e la madre era riempita di messaggi.
A cura di Giorgia Venturini
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Dovranno rispondere di estorsione continuata e aggressione in concorso due uomini di Vimercate, in provincia di Monza e Brianza, di 40 e di 34 anni. Gli aggressori sono finiti in manette per aver chiesto da agosto rate mensili di 300 euro a un ragazzo di 33 anni intimidendolo con minacce e violenza fisica. Calci e decine di messaggi che riservavano anche alla madre della loro vittima: tanto che erano arrivati persino a lasciare davanti casa loro anche una bottiglia di vetro con del liquido infiammabile con all'interno due proiettili.

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Minacce e aggressioni dallo scorso agosto

Le indagini, coordinate della Procura della Repubblica di Monza, sono scattate quando la vittima ha presentato una denuncia ai carabinieri. Dai successivi accertamenti è emerso che quei soldi erano legati a un vecchio debito di 600 euro maturato negli ambienti dello spaccio di sostanze stupefacenti. Ora per i due aggressori sono scattate anche le manette: i militari all'alba hanno dato esecuzione e un'ordinanza cautelare emessa dal Tribunale di Monza. I due sono stati ritenuti i responsabili dal mese di agosto di una serie di episodi di violenza: oltre alle minacce, il 33enne veniva colpito con dei pugni al volto e la madre era riempita di messaggi su WhatsApp e Messenger da indurla così a farsi consegnare una cifra complessiva di 1.800 euro. L'episodio più grave, quello dei primi di febbraio quando davanti all'abitazione della vittima è stata consegnata una bottiglia di vetro di Jack Daniel’s contenente del liquido infiammabile in cui erano immersi due proiettili calibro 22. Questo episodio ha convinto il 33enne, già su consiglio della madre, di recarsi dai carabinieri e denunciare tutto. Da allora sono partire le indagini: il 40enne si trova ora nel carcere di Monza mentre il 34enne è stato sottoposto agli arresti domiciliari. Dovranno rispondere di concorso in estorsione continuata ed aggravata.

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