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Mohanad, il bambino ucciso a Milano da un pirata della strada: il corpo scoperto dal padre

Si chiama Mohanad, il bambino di 11 investito da una Smart lanciata a tutta velocità in viale Certosa, a Milano: il conducente del mezzo, trovato senza patente, è fuggito dopo lo schianto.
A cura di Francesca Del Boca
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Il punto dell'impatto
Il punto dell'impatto

Sta girando a vuoto per le strade intorno al negozio del papà, in attesa della chiusura. Pieno agosto, caldo torrido, città deserta. È mezzanotte inoltrata, nella periferia a ovest di Milano. Mohanad, 11 anni, pedala sulla sua bicicletta intorno alla rosticceria egiziana di famiglia, in viale Monte Ceneri (zona Certosa). Quando una Smart lanciata a tutta velocità lo centra in pieno, uccidendolo sul colpo.

Alla guida c'è un 20enne, che appena sente il botto preme ancora di più il piede sull'acceleratore e fugge via. Si costituirà solo quattro ore dopo, presentandosi spontaneamente in caserma intorno alle 4.30 di notte: forse il rimorso, o forse la consapevolezza che la zona è presidiata dalle telecamere.

Per Mohanad, intanto, non c'è più niente da fare. A scoprirne il corpo è il padre stesso, che dalla vetrina del locale non vede più aggirarsi il figlio di 11 anni in sella alla sua bicicletta. Da dietro il bancone sente avvicinarsi il suono di alcune sirene, e terrorizzato si precipita fuori. Una scarpina sull'asfalto, la bicicletta ammaccata e un piccolo corpo riverso a terra poco oltre. È Mohanad, stroncato da un pirata della strada che è appena fuggito via.

Si indaga adesso sulle condizioni del conducente della Smart che ha travolto il piccolo: il ragazzo non ha la patente di guida (e questo, secondo quanto ha dichiarato, è il motivo della sua omissione di soccorso) ed è negativo all'alcol test. Debolmente positivo invece al test sulle sostanze stupefacenti, con qualche piccolo precedente sulla fedina penale per spaccio di droga.

Si stringe intanto intorno al padre disperato la comunità egiziana milanese, e le istituzioni comunali capeggiate dalla vice sindaca Anna Scavuzzo. Sul luogo dell'incidente sono comparsi questa mattina due mazzi di fiori bianchi e gialli, con un biglietto scritto a mano: "Riposa in pace".

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