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Omicidio Sharon Verzeni

“Mio figlio non troverà più una donna come lei”: parla la madre di Sergio Ruocco, il compagno di Sharon Verzeni

La madre di Sergio Ruocco, il compagno di Sharon Verzeni uccisa a Terno D’isola (Bergamo) da Moussa Sangare: “Mio figlio non troverà più una donna come lei”.
A cura di Giorgia Venturini
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Sharon Verzeni e il compagno Sergio Ruocco
Sharon Verzeni e il compagno Sergio Ruocco
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"Sergio non troverà più una ragazza come lei". Parla la madre di Sergio Ruocco, il compagno di Sharon Verzeni uccisa a Terno D'isola (Bergamo) da Moussa Sangare. La donna ha dichiarato di essere anche sollevata dal momento che nel mese in cui si cercava l'assassino della 33enne si è parlato spesso anche di suo figlio: "Spero non ci siano più voci su di lui – precisa ai microfoni di Pomeriggio Cinque -. Lui amava Sharon, la amava moltissimo. Non so se troverà un'altra compagna come lei".

Sergio Ruocco era in casa la notte che Sharon è uscita a fare una passeggiata. Mezzora dopo la 33enne era stata colpita quattro volte con un coltello da Moussa Sangare. I due non si conoscevano. Ci sono voluti giorni per risalire all'identità del ragazzo e far scattare le manette: si trova in carcere ora con l'accusa di omicidio volontario. Intanto Ruocco ha deciso di tornare a vivere nella casa che condivideva con Sharon: "Dice di volerci provare – ha detto sua madre -. Non so quando, ma dice di volerci provare, magari all'inizio della prossima settimana".

Durante l'intervista al programma tv la donna ha ricordato chi era Sharon: "Era una bellissima ragazza, molto simpatica, era molto chiusa però. Parlava poco, ma era fantastica. Sergio non troverà più una ragazza come lei. Si è trovata in un posto sbagliato, nel momento sbagliato. Perché proprio a lei? Questo è quello che ci chiediamo tutti, lei era una povera ragazza indifesa".

Intanto durante l'interrogatorio di convalida Sangare ha spiegato cosa è successo la notte dell'omicidio: aveva colpito di spalla una prima volta Sharon che ha cercato di scappare, ma è stata raggiunta dal suo assassino. "Lei ha urlato chiedendo ‘perché', dicendo ‘sei un codardo, sei un bastardo‘. Poi ho ripreso la bici e velocemente mi sono allontanato", ha raccontato l'omicida davanti al gip. Prima di colpirla, le avrebbe detto: "Scusa per quello che sta per accadere".

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