“Mio figlio costretto a rimanere a casa da scuola perché manca l’educatore”: la denuncia di una mamma
"Non è ammissibile che dopo un mese mio figlio non possa ancora seguire le lezioni": è quanto racconta la mamma di un bimbo al giornale "MonzaToday" che, a causa di alcuni problemi burocratici, non ha ancora iniziato l'anno scolastico. Il piccolo, che vive in un comune della provincia di Monza e Brianza, non sta andando a scuola a causa dell'assenza di un educatore.
Il piccolo iscritto a scuola agli inizi di settembre
La donna ha raccontato che a causa di alcuni problemi familiari ha iscritto il bimbo, che è particolarmente vivace e che richiede maggiore attenzione, solo agli inizi di settembre: "Prima frequentava una scuola privata, ma non sono rimasta soddisfatta del percorso educativo e della preparazione degli educatori".
La madre ha spiegato che, in passato, è accaduto che durante le attività di gruppo alcuni educatori hanno chiesto che la donna fosse presente per garantire la partecipazione al piccolo. Adesso però il figlio non ha ancora iniziato la scuola: "Capisco che ci sono lungaggini, ma l'educazione scolastica è fondamentale. Io faccio quello che posso: lo faccio leggere, scrivere, insieme facciamo alcuni esercizi".
Le parole del municipio
Nonostante i suoi sforzi, la donna precisa di aver necessità di sostegno da persone competenti che continua a sperare di poter trovare nella scuola pubblica: "Una persona che sappia davvero seguire e aiutare mio figlio, che lo affianchi nel percorso educativo per garantirgli quell'istruzione che è un suo diritto".
Dal canto suo, il municipio ha precisato di essere intenzionato di attivare, insieme alla scuola e appena trovato le figure professionali adeguate, un percorso di sostegno: "Per quanto riguarda il nostro ente non è stato ancora assegnato l'educatore perché la cooperativa che lo fornisce sta a sua volta selezionando le figure più adeguate".