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Minori stranieri non accompagnati, don Rigoldi a Sala: “Se li lasciamo da soli, li condanniamo al carcere”

Don Gino Rigoldi, ex cappellano del Beccaria, ha detto che se si lasciano vagare i minori stranieri non accompagnati “non possono che finire in carcere”. Il sindaco di Milano, Beppe Sala, dal canto suo sostiene che il Comune non può permettersi di sostenere i costi dell’accoglienza.
A cura di Enrico Spaccini
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Don Gino Rigoldi e Beppe Sala
Don Gino Rigoldi e Beppe Sala

A Milano stanno arrivando altri minori stranieri non accompagnati. Con loro, il totale presente in città sale a circa 1.500. Numeri che riaccendono i campanelli d'allarme sull'emergenza migrazione tra scarichi di responsabilità e gestione dell'accoglienza. Don Gino Rigoldi, ex cappellano del carcere Beccaria che nel 2015 ha dato vita alla Fondazione omonima per l'assistenza di giovani a rischio emarginazione, ha affermato che se metà dei migranti minori vengono ricevuti dal Comune, "l'altra metà gira per strada pronta a essere fatta arrivare nel carcere minorile". Il sindaco di Milano Beppe Sala, dal canto suo, ha sottolineato come "il disagio in città è altissimo", ma il Comune può solo sostituirsi "temporaneamente" nella gestione dei minori, cosa per cui comunque mancherebbero le risorse.

"Se vaghi senza casa e lavoro, non puoi che fare quella fine"

Secondo don Gino, se a 14-15 anni "vaghi per Milano da solo senza casa e lavoro non puoi che fare quella fine", ovvero finire in carcere. L'ex cappellano del Beccaria ha parlato dell'emergenza migranti al Giornale Radio Fm, sottolineando come dei 1.500 ragazzini arrivati a Milano, "per lo più dall'Egitto", il Comune può riceverne solo metà costringendo gli altri a girare per strada. "Bisogna mettere da parte il guerreggiare", ha ribadito don Gino, "e iniziare a ragionare su come rispondere, aiutare queste persone, rendere umana l’accoglienza".

Sala: "Milano non ha risorse per gestire l'emergenza"

Anche il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha commentato le difficoltà che la sua amministrazione sta incontrando nella gestione di questi ragazzi. "I Comuni possono solo temporaneamente sostituirsi e in ogni caso senza sostenere i costi", ha dichiarato alla presentazione della nuova stagione di concerti alla Filarmonica della Scala.

Per il primo cittadino, però, ora starebbe accadendo il contrario: "La gestione è delegata al Comune e senza risorse", che non sono i 60 euro al giorno per minore, ma "quelle che servono per avere centri e luoghi diversi da quello che abbiamo. Non credo che Milano possa pensare di accogliere centinaia e centinaia di minori non accompagnati".

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