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Minori stranieri non accompagnati, Bertolè: “Il governo non se ne occupa e non ascolta i comuni”

“Il governo ha chiesto al Comune di Milano di occuparsi di 400 minori stranieri non accompagnati, oggi però sono oltre 1.300”, spiega l’assessore al Welfare Lamberto Bertolè in un’intervista a Fanpage.it.
A cura di Giorgia Venturini
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"Faccio un appello a tutte le associazioni che lavorano sul campo: chiedo loro di mettersi accanto a noi per fare in modo che ai minori stranieri non accompagnati venga garantito un percorso di qualità di accoglienza". L'assessore al Welfare del Comune di Milano Lamberto Bertolè interviene a Fanpage.it rispondendo all'associazione Naga – da tempo sul territorio in difesa dei migranti – che ha denunciato nei giorni scorsi la presenza di novanta minori stranieri non accompagnati costretti a dormire nelle strade di Milano. "Nel solo mese di ottobre sono state accolte fuori dal circuito istituzionale dell'accoglienza quasi 15o persone, ma almeno 550 sono quelle che hanno dovuto passare la notte all'addiaccio", ha precisato il Naga. Ma come funziona l'accoglienza a Milano in questi mesi soprattutto di freddo?

A Milano i minori non accompagnati non sono pochi: cosa manca per gestire al meglio la loro accoglienza?

Come stiamo dicendo da oltre due anni manca una regia nazionale che consente di gestire in modo migliore minori stranieri non accompagnati. Oggi nel nostro paese questi ragazzi sono 21mila: è un numero che potrebbe essere gestito bene, ma invece proprio perché manca una regia nazionale sono i minori a decidere dove andare. Questo ovviamente vuol dire che vanno dove ci sono più opportunità e sistemi di accoglienza più strutturati.

Quanti sono i minori non accompagnati arrivati a Milano? 

A Milano siamo arrivati a un numero mai visto. Quasi 1.800 passaggi durante l'anno e 1.300 minori non accompagnati attualmente accolti nelle nostre strutture. Si tratta di un numero che rende molto difficile percorsi di inserimento di qualità, come vorremmo fare per tutti. E rende anche molto difficile in alcune situazioni dare delle risposte tempestive. Penso che sia proprio sbagliato non distinguere le responsabilità.

Di chi sono le responsabilità? 

È evidente che le responsabilità sono a livello governativo, non stanno gestendo il fenomeno. Gli enti locali stanno facendo l'impossibile per dare risposte efficaci a questo problema.

Quale potrebbe essere secondo lei la soluzione per una efficace gestione tra il governo e il Comune?

Da tempo chiediamo, come Comune ma anche insieme a tutta Anci, che la prima accoglienza sia a carico del governo e che la seconda accoglienza, quella legata a percorsi di inserimento e inclusione, a carico dei Comuni. Al momento su questa proposta non abbiamo avuto risposta. Eppure il governo ha chiesto al Comune di Milano di occuparsi di 400 minori stranieri non accompagnati, oggi però sono oltre 1.300.

Noi stiamo cercando in tutti i modi di rispondere alla situazione. Faccio un appello a tutte le associazioni che lavorano sul campo: gli chiediamo di mettersi accanto a noi per fare in modo che il sistema si attivi per permettere percorsi di qualità ai ragazzi.

Com'è la situazione oggi nelle comunità milanesi che ospitano i minori non accompagnati? 

Nel nostro territorio non ci sono più posti nelle comunità di accoglienza: siamo costretti ad accompagnare minori anche in centri fuori regione. Come ad esempio l'ultimo gruppo di cui ci stiamo occupando che è stato costretto ad andare a Benevento pur dovendoli seguire noi anche se da così lontano. Noi usiamo tutti gli spazi a nostra disposizione a Milano, ma il problema è che in questi spazi occorrono anche educatori e volontari per gestire i ragazzi.

Sia chiaro che questi ragazzi non hanno bisogno solo di un tetto sopra la testa: hanno bisogno di avere percorsi di qualità.

Per le fredde notti di questi giorni, ci sarebbero posti nei dormitori previsti anche dal piano freddo per questi minori?

Sì. Da alcuni giorni abbiamo attivato il piano freddo: ci sono posti liberi. Quando poi arriviamo alla saturazione ne apriamo altri. Ma insisto che i minori non accompagnati – di cui mi sono occupato per tanti anni – non hanno bisogno solo di un tetto sopra la testa ma anche di percorsi di inclusione. Abbiamo dei posti per accogliere i minori immediatamente, se i flussi sono questi però questi spazi si riempiono subito.

Chi si trovasse in difficoltà o vedessi qualcuno che necessita di un posto caldo per la notte lo invito a chiamare lo 02 88 447646. Questo numero allerta le unità mobili che poi si attivano per cercare le soluzioni più appropriate per non lasciare al freddo nessuno.

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