Minorenne rientra al Beccaria dopo un permesso e ingoia cellulare e droga per nasconderli agli agenti
Un ragazzo detenuto all'Istituto penitenziario minorile Beccaria di Milano è rientrando dopo aver beneficiato di un permesso lo scorso giovedì sera, 27 aprile. La sera stessa, però, ha iniziato a lamentare alcuni dolori e alcuni agenti hanno deciso di trasportarlo d'urgenza all'ospedale San Paolo. Come riportato dal Sappe, il sindacato autonomo di polizia penitenziaria, il giovane aveva ingoiato un cellulare, un cavo e alcuni pezzi di hashish per portarli all'interno della struttura penitenziaria. Cosa che avrebbe potuto costargli la vita.
Il materiale ingerito dal ragazzo
"A seguito di lastra e successiva evacuazione, sono stati rinvenuti dallo stomaco del minore un telefonino, un cavetto del telefono e alcuni pezzi di droga di tipo hashish", ha dichiarato Alfonso Greco, segretario regionale lombardo dell'associazione sindacale.
Un tentativo tanto maldestro, quanto pericoloso, di portare all'interno del Beccaria del materiale vietato.
"Sarà sempre più difficile garantire la legalità nei penitenziari"
"Pensiamo solo cosa poteva accadere al giovane detenuto", domanda Donato Capece, segretario generale del Sappe. Il ragazzo, di origine straniera, avrebbe potuto accusare ben altri dolori e se non fossero intervenuti in modo tempestivo gli agenti, la situazione sarebbe potuta precipitare rapidamente.
Per questo motivo, Capece attraverso il sindacato chiede un "intervento dell’amministrazione in termini di strumenti operativi di contrasto all’uso di telefonini e di droga", perché, ribadisce, "sarà sempre più difficile garantire la legalità e la sicurezza all'interno dei penitenziari italiani".
