Minghetti pronta a ubriacarsi per la prima volta e Rapinese a correre nudo, il pazzo ballottaggio di Como
Non potrebbero essere più diversi. E non tanto perché una rappresenta il centrosinistra e l'altro una lista civica – Rapinese sindaco, appunto – autonoma. Como si prepara a eleggere il suo primo cittadino al ballottaggio del 26 giugno e lo fa tra due contenenti giunti al ballottagio: Alessandro Rapinese e Barbara Minghetti.
Rapinese, classe 1976, è un agente immobiliare con studio in pieno centro storico. Ci accoglie fumando una sigaretta al tavolino del ristorante accanto, sul quale sono appallottolate delle camicie azzurre. “Devo portarle a lavare”, si scusa.
Nonostante l’aspetto giovanile, Minghetti ha qualche anno in più e un atteggiamento più posato. È nata a Milano nel 1964, insignita del titolo di cavaliere della Repubblica e donna di cultura: fino al 2021 è stata docente universitaria in comunicazione all’Università di Parma, direttore artistico del Macerata Opera e tutt’oggi dirige la programmazione del Teatro sociale di Como. È anche nonna del piccolo Arturo. La mattina in cui ci incontriamo si fa scappare di essere eccezionalmente vestita elegante: “Di solito preferisco il casual, ma più tardi devo andare in Camera di Commercio a parlare con gli imprenditori”.
A entrambi Fanpage.it ha posto le stesse otto domande.
Con che cosa brinderà in caso di vittoria e con cosa si consolerà in caso di sconfitta?
Minghetti: “Sono astemia, ma ho promesso che, qualunque sia l’esito, quel giorno berrò con i miei candidati e le persone che mi sono state vicine”.
Rapinese: “In caso di vittoria berrò il prosecco e in caso di vittoria berrò il prosecco”.
Faccia un complimento al suo avversario.
Minghetti: “La costanza”.
Rapinese rimane in silenzio.
Il suo rito propiziatorio per il 26 giugno.
Minghetti: “Ogni mattina accarezzo la mia bellissima gatta, si chiama Grace”.
Rapinese: “Se lo dico perdo voti”.
Il suo programma in tre punti.
Minghetti: “Cura, relazione e sviluppo”.
Rapinese: “Parcheggi, sicurezza e disabili”.
La prima cosa che farà in caso di vittoria.
Minghetti: “Lavorare, lavorare, lavorare. E tutti lavoreremo”.
Rapinese: “Correrò per la città, spero con i vestiti”.
Che foto metterà sulla sua scrivania da sindaca/o?
Minghetti: “Da mamma e nonna, quella della mia famiglia”.
Rapinese: “Quella di Barbara Minghetti”.
Il suo motto in dialetto comasco.
Minghetti: “Svèlt e bén, svelto e bene”.
Rapinese: “Nùm vorum bén a Còm, noi vogliamo bene a Como”.
Un messaggio di incoraggiamento al suo avversario/a.
Minghetti: “Ovviamente viva Como viva!”
Rapinese: “Barbara, ci vediamo in consiglio comunale dopo le elezioni e visto che sarai all’opposizione, stavolta vieni”.