Minacciano e picchiano un 13enne per costringerlo a spacciare per loro: arrestate 3 persone
Tre persone sono state arrestate nella mattinata di ieri, mercoledì 30 ottobre, con l'accusa di aver gestito per mesi un'attività di spaccio nell'area del parco giochi di Borgo Virgilio (in provincia di Mantova) e di aver sfruttato e picchiato un ragazzino di 13 anni. Si tratta di un 27enne, di sua sorella 30enne e della sua convivente 45enne per i quali il gip del Tribunale di Mantova ha emesso un'ordinanza di applicazione di custodia cautelare in carcere.
Le indagini, condotte dai carabinieri del nucleo Investigativo di Mantova, sono scattate quando lo scorso aprile la 30enne, di nazionalità albanese, è stata arrestata in flagranza nel parco giochi di Borgo Virgilio. La donna, che si trovava insieme ai due figli piccoli, aveva con sé una pistola con matricola abrasa, munizioni, più di un etto di cocaina e 50 grammi di hashish.
Gli accertamenti successivi hanno permesso di ricostruire l'attività di spaccio, che si concentrava tra i comuni di Bagnolo San Vito e Borgo Virgilio e che aveva come clienti soprattutto ragazzi, che coinvolgeva anche suo fratello di 27 anni e la compagna convivente di lui, una 45enne italiana. Un traffico che sarebbe andato avanti da febbraio a luglio. Nella loro abitazione sono stati trovati altri 15 grammi di cocaina e un bilancino elettronico di precisione.
Oltre a traffico illecito di sostanze stupefacenti e detenzione, porto e ricettazione di arma clandestina, le accuse nei loro confronti (a vario titolo) sono anche di induzione allo spaccio di minore non imputabile e maltrattamenti in famiglia verso minori. Secondo i carabinieri, infatti, i tre avrebbero anche costretto un 13enne a spacciare per loro. Il ragazzino veniva sfruttato nelle varie trattative e, quando si opponeva al loro potere, subiva minacce e percosse.