Minaccia i nonni con la pistola per poter comprare la droga: “Sono il boss”
Minacce, botte, scenate e insulti. Era la quotidianità di due coniugi di Seregno (Monza e Brianza), nonni di un ragazzo di 20 anni che per mesi li ha tenuti sotto scacco in un clima di vero e proprio terrore. Il motivo? Estorcere continuamente soldi su soldi, per poter comprare la cocaina.
Tutto finito, per il momento. Il giovane è infatti stato arrestato e condotto nel carcere di Monza con l'accusa di estorsione, maltrattamenti aggravai e lesioni personali nei confronti degli anziani parenti: a denunciare le angherie del ragazzo e i suoi atteggiamenti aggressivi sono stati proprio i due nonni materni, entrambi 80enni, aiutati dal padre 55enne e addirittura dal nonno paterno 82enne.
Il clima di terrore e l'appartamento distrutto
L'apice della violenta escalation di vessazioni sarebbe stato raggiunto quando il giovane avrebbe dapprima inveito contro il padre e l’anziana nonna per ottenere denaro e, al loro rifiuto, li avrebbe gettati a terra urlando. Non soddisfatto, avrebbe persino sfogato la sua ira contro gli arredi e i muri dell'appartamento dei famigliari: in questo caso avrebbe addirittura distrutto dei mobili, rovinato le pareti a forza di pugni e spaccato i vetri delle finestre a calci. Solo in questo momento, per evitare il peggio, i parenti avrebbero ceduto e gli avrebbero così consegnato il denaro preteso.
"Sono io il boss"
Ma non è certo stato l'unico episodio. In uno degli ultimi interventi, i militari dell’Arma avevano anche trovato il giovane con una replica della pistola Beretta 92 che, priva di tappo rosso, era stata utilizzata dal 20enne per minacciare ancora una volta i nonni. "Sono io il boss", avrebbe ripetuto ossessivamente durante queste ripetute aggressioni casalinghe. Fino a oggi, il giorno dell'arresto da parte dei Carabinieri della compagnia di Seregno.