Minaccia di gettare la figlia dalla finestra e chiude gli altri sul terrazzo: tolto l’affidamento al padre
Il Tribunale per i Minorenni ha tolto l'affidamento dei quattro figli a un 40enne già in carcere con l'accusa di maltrattamenti in famiglia. L'uomo, un operaio residente a Stradella (in provincia di Pavia), era stato arrestato lo scorso maggio quando i carabinieri lo avevano trovato che minacciava di gettare la sua bimba di un anno dalla finestra dopo un litigio con la compagna. Gli altri tre bambini sono stati ascoltati nei giorni scorsi dal magistrato e hanno raccontato delle violenze che hanno subito dal padre.
L'arresto per maltrattamenti
Lo scorso 13 maggio alcuni residenti di un condominio di Stradella avevano chiamato i carabinieri perché avevano sentito urla e schiamazzi provenire da uno degli appartamenti. Appena arrivati sul posto, i militari hanno trovato il 40enne che stava sporgendo la sua figlia di un anno dalla finestra, a 10 metri d'altezza, dicendo che l'avrebbe gettata nel vuoto.
La moglie e gli altri figli, invece, erano riusciti a scappare da quell'uomo rifugiandosi in strada. La situazione era pericolosa, così i carabinieri hanno fatto irruzione nell'appartamento e bloccato il 40enne, visibilmente ubriaco, con il taser mentre aveva ancora la bambina in braccio.
Il racconto delle violenze in casa
Il 40enne di origine romena è risultato, poi, avere alle spalle precedenti per lesioni e maltrattamenti in famiglia, perciò era stato portato in carcere. Dopo quell'episodio, le indagini sono proseguite e gli inquirenti hanno raccolto le testimonianze degli altri tre figli e della moglie dell'uomo.
Come riportato da La Provincia Pavese il più piccolo, un bambino di 6 anni, avrebbe raccontato al magistrato in audizione protetta che era capitato che il padre li lasciasse fuori dal balcone in pieno inverno per punizione. Gli altri avrebbero, poi, confermato questi racconti descrivendo anche il clima violento che c'era in casa.
Il ruolo della moglie del 40enne
Per quanto riguarda la moglie del 40enne, invece, anche lei ha spiegato che ci sono stati altri casi in cui lui le inveiva contro e alzava le mani contro di loro, soprattutto quando era ubriaco. Tuttavia, dopo quanto accaduto lo scorso maggio avrebbe cercato di difendere il marito, chiedendo di essere autorizzata ad andare in colloquio in carcere.
Il giudice che aveva firmato l'ordinanza di custodia cautelare ha sempre rigettato la richiesta. Non solo, il Tribunale per i Minorenni ha tolto a entrambi l'affidamento dei quattro figli, in attesa che il ruolo della donna sia approfondito nel corso del procedimento giudiziario.