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Minacce di morte e insulti contro Liliana Segre, la Procura di Milano apre un’indagine

In seguito alla denuncia presentata il 6 dicembre dalla senatrice Segre, la Procura di Milano ha aperto un’indagine per minacce e diffamazione. Ora i carabinieri dovranno identificare i 24 autori per poi eventualmente iscriverli nel registro degli indagati. Tra questi, anche lo Chef Rubio.
A cura di Enrico Spaccini
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Dopo la denuncia presentata dalla senatrice a vita Liliana Segre nei confronti di 24 persone, tra cui Gabriele Rubini (in arte Chef Rubio) ma per la maggior parte ignote, la Procura di Milano ha aperto un'indagine per minacce e diffamazione aggravata dall'istigazione all'odio razziale. Su disposizione del pm Nicola Rosato e del procuratore Marcello Viola, i carabinieri dovranno procedere con l'identificazione degli autori di quei messaggi intimidatori in modo dale da poter procedere con l'eventuale iscrizione nel registro degli indagati.

Negli ultimi mesi la senatrice Segre ha ricevuto diversi messaggi di "odio di natura diffamatoria, spesso di carattere antisemita e contenenti auguri di morte". L'intenzione di denunciare l'aveva già espressa lo scorso novembre al Forum nazionale delle donne ebree d'Italia e martedì scorso, 6 dicembre, si è rivolta ai carabinieri del nucleo investigativo di Milano per presentare le denunce.

La risposta di Gabriele Rubini

Saputo che il suo nome è tra gli autori dei messaggi, in particolare tweet, denunciati, Chef Rubio ha scritto: "Chiedere a Liliana Segre di denunciare i crimini della colonia d'insediamento israeliana e dell'esercito nazista che da 74 anni porta avanti la pulizia etnica del popolo nativo palestinese (semita) sarebbe incitare all'odio? I silenzi di parte sono odio, non chi resiste".

Tra i messaggi segnalati, infatti, ci sarebbero anche quelli in cui lo Chef di "Unti e bisunti" e "Camionisti in trattoria" definisce "vergognoso" il "silenzio sistematico" della senatrice Segre su quella che definiva "pulizia etnica" in corso contro i palestinesi in Israele.

"Chef Rubio dovrebbe almeno conoscere la storia prima di accostare il sionismo al regime fascista"

Sulla vicenda si è espresso nelle scorse ore anche Marco Carrai, console onorario di Israele per la Toscana, l'Emilia-Romagna e la Lombardia: "Lo Chef Rubio dovrebbe almeno conoscere la storia prima di accostare il sionismo al regime fascista", afferma prima di esprimere solidarietà a Segre.

Nella sua bio su Twitter, Rubini scrive in inglese: "Sionismo = mafia, genocidio, pulizia etnica, occupazione, colonialismo, apartheid, razzismo, fascismo, suprematismo". Per Carrai, invece, "basterebbe che Chef Rubio aprisse Google dove alla prima notizia appare: sionismo = movimento politico e ideologia volti alla creazione di uno Stato ebraico in Palestina sviluppatosi alla fine del XIX secolo, in seguito all'inasprirsi dell'antisemitismo in Europa orientale".

Infine, ricordando il passato della senatrice a vita Liliana Segre, Carrai ricorda che "quello portato al braccio dalla senatrice Segre è un numero, perché a coloro che andavano nei campi di sterminio come massimo livello di odio levavano anche il nome non lo cambiavano in un nome d'arte come quello di Gabriele Rubini in Chef Rubio".

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