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Minacce a Pregliasco: “Mi ‘merito’ una pallottola perché dico che il vaccino non fa male ai bimbi”

Il virologo dell’Università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco a Fanpage.it ha raccontato delle minacce da parte di no vax e no green pass, con il passare del tempo sempre più gravi.
A cura di Giorgia Venturini
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"La lettera di minaccia nei confronti miei e della mia famiglia è arrivata tramite posta, con tanto di francobollo". Lo rivela a Fanpage.it il virologo dell'Università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco, destinatario ieri mattina di una lettera minatoria contenente all'interno un proiettile. Non è che l'ultima minaccia – la più seria – che coinvolge il virologo, tra gli esperti più presenti quando si tratta di affrontare il tema dell'emergenza Coronavirus. Già in passato, per via delle sue posizioni in merito al vaccino anti Covid e al suo "rigorismo" sulle restrizioni, era stato oggetto di minacce da parte di no vax e no green pass. Seppur Pregliasco con loro ha sempre cercato un confronto pacifico, le minacce sono sempre continuate. Ora la Procura ha aperto un'indagine, coordinata dal capo del pool dell'antiterrorismo milanese Alberto Nobili, che ha delegato alla Digos di Milano.

Ora arriva la minaccia più grave…

È la "pallottola sulla torta", come si potrebbe dire. Perché il giorno prima avevo fatto un ulteriore aggiornamento alla Digos: avevo elencato una serie di minacce che mi erano arrivate negli ultimi giorni sul telefono e sui social. Minacce che si sono aggravate da dicembre in poi. Questa lettera è arrivata ieri in istituto quando io non c'ero: è arrivata con la poste normale, con tanto di francobollo.

Cosa è successo in questo periodo? 

La mia comunicazione e divulgazione è stata sempre in linea con l'esigenza di una serie di interventi: come la vaccinazione, il green pass,…. Insomma la radicalizzazione dei no vax giorno dopo giorno li ha portati a incazzarsi.

Cosa c'è scritto nella lettera? 

Deliranti affermazioni che si riferiscono al fatto che ai bambini fa male il vaccino perché è "neurotossico". Cosa che io ho sempre smentito e per questo per loro mi merito una pallottola, così come anche i miei figli.

Ha fatto riferimento alle minacce precedenti. Di cosa si trattavano? 

Erano minacce meno insidiose, sia sul telefono che sui social. Ma soprattutto mi chiamavano la notte: durante le chiamate mi minacciavano e poi attaccavano. Da allora ho sempre messo il silenzioso dopo una certa ora. In questi mesi è stato un crescendo della gravità delle minacce.

Si è parlato di una possibile scorta o protezione: è una cosa che vorrebbe? 

Deciderà la Digos sulla base degli ultimi accertamenti. Ho una vita fatta di casa e lavoro, ma già in alcuni convegni in cui ho partecipato era stata disposta la sicurezza: gli organizzatori hanno ritenuto necessario sia la presenza dei carabinieri che della Digos. Una cosa assurda. Nel tempo si sono succeduti una serie di attacchi personali, con insulti di ogni genere. L'ultimo purtroppo ha coinvolto anche la mia famiglia.

Più volte ha cercato un confronto con i no vax…

Si ma ho visto l'incomunicabilità con loro. Dicono che riferisco cose non vere, che nascondo la verità. Mentre loro ribadiscono che hanno delle fonti che ritengono giuste: non c'è colloquio. Si tratta di sfiducia nei confronti delle istituzioni. Un vero complottismo.

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