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Milano, vaccini antinfluenzali anche in un tendone in piazza Duomo

Dalla terza settimana di ottobre dovrebbe partire in Lombardia la campagna di vaccinazione antinfluenzale, anche se non mancano le polemiche su come la Regione si stia avvicinando a questo appuntamento. Quest’anno tutti gli esperti dicono che vaccinarsi contro l’influenza sarà ancora più importante: i sintomi potrebbero infatti facilmente essere scambiati col Covid, mettendo in crisi il sistema sanitario. Nell’ottica di trovare nuovi spazi adeguati per la vaccinazione, Ats Milano sta pensando di allestire un tendone in piazza Duomo e di utilizzare anche alcuni centri per anziani.
A cura di Francesco Loiacono
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In previsione dell‘inizio della campagna di vaccinazione antinfluenzale, Milano si prepara alla necessità di reperire nuovi spazi per effettuare le vaccinazioni. È in quest'ottica che da corso Italia, sede principale dell'Agenzia per la tutela della salute città metropolitana, si sta mettendo a punto un piano che preveda, tra le altre cose, l'installazione di un tendone in piazza Duomo e il potenziamento delle strutture dove saranno effettuate le vaccinazioni, con l'aggiunta di punti "anomali" come alcuni centri anziani.

A svelare alcuni dettagli del piano allo studio è stato il quotidiano "La Repubblica". La campagna antinfluenzale dovrebbe partire dalla terza settimana di ottobre. Quest'anno, più che mai, è importante che soprattutto i soggetti più a rischio (anziani over 65 e bambini) si vaccinino contro l'influenza: come aveva sottolineato il direttore del reparto di Malattie infettive dell'ospedale Niguarda, Massimo Puoti, a Fanpage.it, in questa maniera si potrà aiutare il sistema sanitario, già alle prese con il Coronavirus. Influenza e coronavirus si presentano infatti spesso con sintomi simili.

Non sono mancate le critiche alla Regione sulla mancanza di vaccini

Non sono mancate tuttavia critiche al modo con cui Regione Lombardia si è preparata all'appuntamento: pochi giorni fa il presidente dell’Ordine dei medici di Milano, Roberto Carlo Rossi, si era detto "preoccupato per la mancanza di vaccini". Preoccupazioni espresse più volte anche dalla consigliera regionale del Pd, Carmela Rozza: "Avevamo detto a luglio che i lombardi non avrebbero avuto i vaccini e ci avevano tacciati di allarmismo. Perché in Emilia e in Veneto i vaccini ci sono e in Lombardia no? Ora sono costretti ad acquistare i vaccini a prezzo doppio e a pagamento anticipato, ma nemmeno così riusciranno a dare ai lombardi le dosi necessarie", ha aggiunto la consigliera dem.

In effetti, anche per via della necessità di estendere la platea di soggetti da vaccinare – i vaccini dovrebbero essere offerti gratis non solo agli over 65, ma anche agli over 60 – la Regione ha bandito otto gare tramite la sua centrale acquisti Aria, per reperire l'80 per cento in più dei vaccini rispetto allo scorso anno: 2,5 milioni di dosi. Per l'ultima gara il Pirellone ha già anticipato 15 milioni di euro, pagando le dosi il doppio. Oltre ai problemi di reperimento dei vaccini, sarà importante individuare spazi idonei dove le persone che devono rispettare un periodo di osservazione dopo la vaccinazione possano mantenere il necessario distanziamento le une dalle altre: da qui l'idea del tendone in piazza Duomo e di aprire alle vaccinazioni anche sette centri anziani in altrettanti municipi cittadini, almeno all'inizio. Faranno da hub per la campagna antinfluenzale gli ospedali Sacco e quello militare di Baggio: ad essere vaccinati per primi saranno i soggetti più fragili come donne in gravidanza, malati cronici operatori sanitari e quindi gli anziani over 65.

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