Milano, triplicato il verde con ForestaMi: obiettivo è piantare 3 milioni di alberi entro il 2030
Con 76.577 alberi piantati, nonostante lo stop imposto dal Covid, e l’individuazione di 253 nuove aree destinate alla forestazione urbana, Forestami, il progetto di forestazione urbana della Grande Milano, continua a crescere. L'avanzamento del progetto è stato presentato oggi alla Triennale, alla presenza, tra gli altri, del ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Sergio Costa, del sindaco Giuseppe Sala e di Stefano Boeri, presidente del Comitato Scientifico di Forestami.
Il progetto di forestazione urbana è nato su iniziativa di Comune e Città metropolitana di Milano, sulla base di una ricerca del Politecnico di Milano grazie al sostegno di Fondazione Falck e FS Sistemi Urbani, promosso da Parco Nord Milano, Parco Agricolo Sud Milano, ERSAF e Fondazione di Comunità Milano, e intende portare 3 milioni di nuovi alberi e arbusti nell’area metropolitana entro il 2030. Lanciato lo scorso 21 novembre in Triennale in occasione del World Forum on Urban Forests Milano Calling, Forestami si sta preparando alle prossime stagioni di piantagione attraverso un costante lavoro di ricerca, a cura del Politecnico di Milano e del Comitato Tecnico, finalizzato all’individuazione di nuove aree della Città Metropolitana da destinare ai prossimi interventi di forestazione urbana. In questi mesi, il lavoro di Forestami con i Comuni e gli Enti Territoriali di Città Metropolitana ha portato quindi all’individuazione di 253 nuove aree disponibili per ulteriori progetti di forestazione urbana (pari una superficie complessiva di 713 ettari) di cui 167 aree (pari a 344 ettari) già disponibili per progetti di forestazione urbana a partire dalla prossima stagione agronomica (novembre 2020).
Piantati 76mila alberi, progetti su altre 253 aree
Delle 253 aree individuate: 110 saranno destinate alla realizzazione e implementazione di aree verdi e parchi urbani; 82 alla realizzazione nuovi boschi e fasce boscate; 20 a interventi di forestazione in ambiti residenziali e a servizi (9 scuole, 1 centro sportivo, 2 parrocchie, 1 area feste); 14 a interventi di riqualificazioni boschive; 4 a interventi in aree di particolare rilevanza da un punto di vista naturale; 2 interventi in orti urbani. A queste aree si aggiungono: oltre 137 km di percorsi esistenti da implementare con filari e siepi, 12 km di percorsi da realizzare ex novo e oltre 1 Km di filari da ripristinare dopo una tromba d’aria avvenuta nel 2019.
"La forestazione del nostro Paese è un passo fondamentale per stabilire quella nuova normalità verde che il post-Covid richiede – ha detto il ministro – non dobbiamo dimenticare, infatti, che la grande battaglia contro i cambiamenti climatici e per la qualità dell’aria richiede coraggio, idee innovative e progetti ambiziosi come quello di Forestami – ha detto il ministro -, che parte da Milano ma che auspico possa essere replicato nel resto d’Italia. Per la forestazione urbana e periurbana, infatti, il Governo si è già impegnato sia con l’approvazione della Legge Clima che con la revisione dei criteri ambientali minimi per gli acquisti verdi della Pubblica amministrazione, che da quest’anno finalmente stabiliscono regole chiare per un verde urbano di qualità e sostenibile. E su tutto questo saranno fondamentali le misure previste nel Green Deal e potenziate con il Recovery Plan”.
Sala: Milano cerca soluzioni per il verde
"Forestami è un progetto in cui Milano crede molto – ha spiegato Sala – piantare decine di migliaia di alberi ogni anno per dieci anni, fino a raggiungere – e magari superare – la quota di 3 milioni nel 2030 in tutta l'area metropolitana, è tutt'altro che un esercizio di stile. Semmai è espressione della volontà concreta di affrontare la questione ambientale, per il benessere di tutti i cittadini e del territorio. Milano non ignora il problema ma cerca soluzioni. Non c'è alcuna rivoluzione verde se non si dà avvio e se non si continua a sostenere fattivamente, anche con donazioni, iniziative come Forestami, in cui il settore pubblico e i privati, lavorano insieme per rendere più vivibili, eque e sostenibili le nostre città. Puntando su piste ciclabili e servizi raggiungibili a 15 minuti a piedi nel progettare la ripartenza dopo il lockdown dovuto all'emergenza sanitaria in corso, Milano ha dimostrato di poter proporre un nuovo modello di sviluppo urbano contemporaneo e sostenibile, di cui la forestazione urbana non può che essere elemento di snodo fondamentale".
Necessario equilibrio tra vita quotidiana e sfera vegetale
"La fragilità che ereditiamo da questa pandemia, insieme alla consapevolezza che essa derivi da una gestione violenta dei paesaggi naturali come la deforestazione, ci spingono oggi a trovare, soprattutto nelle nostre città, un nuovo equilibrio tra la sfera vegetale e la vita quotidiana. Abbiamo bisogno più che mai della biodiversità che gli alberi e le piante introducono per ristabilire un rapporto di rispetto con le altre specie animali. Ma abbiamo anche urgente bisogno della loro capacità di assorbire le polveri sottili che avvelenando l’aria di Milano indeboliscono le difese polmonari e moltiplicano i rischi di contagi da virus trasmessi per le vie respiratorie – ha evidenziato Stefano Boeri, Presidente del Comitato Scientifico di Forestami – con ForestaMi, la metropoli milanese anticipa un progetto nazionale di Forestazione Urbana, perché i boschi attorno alle città e sistemi continui di alberature importanti al loro interno tutelano e favoriscono la biodiversità, ombreggiano le zone pubbliche evitando riscaldamenti eccessivi, puliscono l’aria assorbendo le polveri sottili, riducono la CO2. Ma non solo: gli alberi migliorano la qualità della vita e della salute pubblica".