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Covid 19

Milano, tornano i Covid hotel: riaperto il bando, individuato due nuove strutture

L’agenzia di tutela della salute della città metropolitana di Milano ha riaperto i termini del bando che prevede la ricerca di strutture che possano ospitare persone positive al Covid-19. L’avviso rimarrà aperto fino al termine dell’emergenza. Individuate due strutture a Milano e una a Lodi Vecchio, sul modello dell’hotel Michelangelo usato in primavera.
A cura di Ilaria Quattrone
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L'hotel Michelangelo, la struttura messa a disposizione durante la prima ondata dal Comune di Milano (Immagine di Repertorio)
L'hotel Michelangelo, la struttura messa a disposizione durante la prima ondata dal Comune di Milano (Immagine di Repertorio)
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Tornano i Covid hotel a Milano. O almeno questa è la speranza. L'aumento dei contagi da Coronavirus preoccupa. E per questo motivo le autorità sanitarie territoriali cercano delle soluzioni immediate che possano contenerli soprattutto per coloro che non possono svolgere in sicurezza l'isolamento fiduciario.

Tre strutture già disponibili per diventare Covid hotel

L'agenzia di tutela della salute della città metropolitana di Milano ha quindi deciso di riaprire i termini del bando – pubblicato il 24 agosto – per consentire alle strutture interessate di trasformarsi in luoghi in cui è possibile svolgere in sicurezza la quarantena. L'avviso era stato chiuso a settembre senza alcun risultato, ma oggi Ats ci riprova: l'avviso resterà valido fino alla cessazione dell'emergenza. Secondo quanto riportato da Adnkronos Salute, ci sarebbero già due realtà disposte a mettersi a servizio della città: un albergo e una Residenza sanitaria assistenziale che non è ancora stata aperta. In entrambi i locali ci sarebbero settanta posti letti disponibili. A queste si aggiunge quella di Lodi Vecchio dove si potrebbero occupare 25 letti.

Servono spazi per l'isolamento fiduciario

Già a inizio ottobre si era posto il problema di come gestire i positivi in isolamento domiciliare, considerato il crescente numero. In un'intervista a Fanpage.it la segretaria Fimmg di Milano, Anna Maria Pozzi aveva detto che: "Queste strutture possono aiutare a gestire meglio le persone in isolamento soprattutto quelle che vivevano in condizioni abitative tali che potessero permettere una tranquilla convalescenza". Quella dei Covid hotel infatti è stata un'esperienza già sperimentata durante la prima ondata. In primavera il Comune di Milano in accordo con Ats, Asst (Azienda socio sanitaria territoriale) Milano nord, prefettura e proprietà della struttura – aveva messo a disposizione l'hotel Michelangelo.

La struttura, in zona Centrale, dopo cento giorni di funzionamento e oltre cinquecento persone ospitate era stata "chiusa" a luglio. Oltre al Michelangelo erano state individuate altre strutture: una a Linate e una vicino via Larga, la cui competenza ricadeva su Ats. L'esperienza dell'hotel Michelangelo era stata promossa dall'assessore all'Urbanistica Pierfrancesco Maran, che si era speso più di tutti sulla necessità di fornire spazi adeguati ai cittadini. E proprio lui a luglio in un lungo post su Facebook aveva scritto che: "Se servirà, la struttura sarà riapribile in pochi giorni". Ma al momento la richiesta non sembrerebbe essere stata presa in considerazione da nessuno.

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