Milano, solo 1.258 gli over 60 vaccinati sui camper Areu: numeri lontani da quelli attesi
Parte oggi la possibilità per i lombardi over 60 di accedere alla vaccinazione anti-Covid nelle farmacie sul territorio. In questa prima fase pilota ne saranno coinvolte 21 e il vaccino somministrato sarà quello monodose di Janssen (Johnson&Johnson). Sarà un altro strumento che utilizzerà Regione Lombardia per cercare di raggiungere gli over 60 che non si sono ancora vaccinati, dopo la campagna speciale mobile con i camper Areu, attivata a Milano, Brescia e Bergamo, che però al momento non ha raggiunto i risultati sperati. La campagna speciale mobile in giro per i quartieri a Milano si è chiusa il 31 luglio, è terminata anche a Brescia, mentre a Bergamo andrà avanti fino all’11 agosto.
A Milano con i camper raggiunti 1.258 over 60 non vaccinati
Dai dati forniti a Fanpage.it dalla direzione generale Welfare di Regione Lombardia, riguardanti le prime dosi degli over 60 (si veda grafico sopra), le vaccinazioni complessive in questa fascia dal 21 luglio, cioè quando è iniziata ufficialmente la campagna, sono 23.119. Di questi 9.098 si sono prenotati e oltre 14mila non si sono prenotati: questi ultimi quindi potrebbero aver utilizzato il servizio nei camper o essersi presentati direttamente nei centri vaccinali, dove per loro ora non è necessaria la prenotazione.
Per quanto riguarda nello specifico Milano, in città si sono vaccinati, solo tramite il servizio dei camper, 1.258 cittadini over 60. Ma nel complesso (contando anche chi si è recato negli hub) dal 21 luglio la platea degli over 60 milanesi non vaccinati è scesa da 78.163 a 73.094: si sono quindi vaccinati con la prima dose in 5.069. Si tratta comunque di un numero che rimane lontano dall'obiettivo che la Regione si era prefissata: la campagna era partita infatti per raggiungere il 15 per cento dei 78mila non vaccinati, ovvero oltre 11mila. Adesso si proverà a raggiungere, tramite le farmacie, gli over 60 ancora non vaccinati: sono loro infatti la categoria più a rischio, che rischia quindi di sviluppare la malattia nelle sue forme più gravi.