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Milano, si presenta con la maglietta “Odio Napoli” e l’edicolante non lo serve: scoppia il finimondo

“No, scusa, con quella maglietta non ti servo”. Così ha risposto a sorpresa Carlo, l’edicolante della stazione della metropolitana di Molino Dorino a Milano, ad un cliente che vestiva una maglia con la scritta “Odio Napoli”. Carlo, napoletano, si è rifiutato, mandando su tutte le furie il cliente che ha cominciato a lanciargli addosso alcuni oggetti.
A cura di Redazione Milano
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"Mi spiace ma con quella maglietta non ti servo, e se resti qui cambio cassa io". Quella maglietta recitava una frase eloquente, che non lasciava spazio a dubbi o interpretazioni. "Odio Napoli", c'era scritto. E davanti, il cliente, si è trovato un edicolante napoletano che si è rifiutato di servirlo. È successo ieri, lunedì 31 agosto, nella stazione della metropolitana di Molino Dorino a Milano.

Odio Napoli: Carlo non lo serve e lui dà di matto

Secondo quanto raccontato dallo stesso edicolante, il cliente si sarebbe avvicinato all'edicola dove lavora Carlo per effettuare un acquisto ma, alla vista della maglietta, il commerciante si è rifiutato. La reazione del venditore ha però mandato su tutte le furie il cliente che, accompagnato da due bambini, ha iniziato a inveire e lanciare oggetti in direzione dell'edicolante. Fortunatamente, dalle parole non si è passati alle mani. Però sui social network, a tarda serata, c'è stata una sorta di ripresa, di secondo tempo, della sfida che proseguiva a distanza. Ma senza opporsi nuovamente al cliente, Carlo ha mantenuto saldi i nervi scrivendo parole di apertura nei confronti di chi lo ha preso a male parole: "Mi rivolgo al ragazzo della maglietta con la speranza che legga questo post, io sono qua per un confronto pacifico e civile così magari pubblichiamo una bella foto di pace fatta!".

L'edicolante sui social: Basta con stereotipi e pregiudizi

Nel suo intervento su Facebook, Carlo ha voluto sottolineare che "deve passare un concetto e un messaggio chiaro: io ho tanti amici milanesi che voglio bene e che stimo tantissimo e alcuni sono anche meglio di qualche napoletano", continuando scrive che "non possiamo andare avanti con stereotipi e pregiudizi. A Napoli non siamo tutti bravi ma nemmeno tutti ladri come a Milano non sono tutti simpatici ma nemmeno tutti freddi come si dice". "Basta giudicare persone e luoghi solo per sentito dire o per la nomea", ha infine sentenziato.

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