Milano, sequestrati 16 milioni di euro in contanti al narcotrafficante nascosti dietro un muro
Emergono nuovi dettagli relativi all'operazione "Flashback" della Squadra Mobile della polizia di Milano, al centro della quale c'è un gruppo di narcotrafficanti che spacciavano ingenti quantità di hashish dal Marocco per destinarle alle periferie milanesi. La Divisione anticrimine della questura di Milano, insieme alla questura di Bari, ha sequestrato circa 16 milioni di euro in contanti a Massimiliano Cauchi, narcotrafficante milanese, oltre ad un fabbricato ubicato in provincia del capoluogo di regione pugliese del valore di 300.000 euro. I contanti erano stati trovati all'interno dell'abitazione del padre del narcotrafficante nascosti in un muro.
Per il Fisco Cauchi era nullatenente
Lo scorso giugno, gli agenti della polizia avevano trovato i circa 16 milioni di euro in contanti nascosti in 28 scatoloni dietro a un muro nell'abitazione del padre di Cauchi, in zona Casoretto. Allora, finirono in manette tre persone, ritenute parte integrante della banda. Dopo il sequestro, le indagini hanno appurato la netta differenza tra lo stile di vita di Cauchi e la sua dichiarazione dei redditi, motivo per cui è stato accertato che quei soldi sono proventi del narcotraffico. Per il Fisco, infatti, Cauchi era praticamente nullatenente. Ora il narcotrafficante dovrà giustificare la quantità di denaro certificandone la provenienza lecita, altrimenti verranno confiscati.
L'operazione Flashback, sei arresti lo scorso ottobre
Nell'operazione erano già state arrestate sei persone durante l'ottobre del 2019. La polizia e i carabinieri erano riusciti a sgominare un traffico internazionale di droga del quale Cauchi era parte integrante. Già nel 2018, a settembre, gli agenti della Squadra Mobile avevano arrestato un cittadino italiano di 43 anni che, all'interno di un muro di un'autorimessa tra via Padova e via Palmanova a Milano, aveva nascosto oltre una tonnellata di hashish, 54o grammi di cocaina e un gps per imbarcazioni. A Savona, invece, i carabinieri avevano indagato su una persona che aveva organizzato l'import di un notevole quantitativo di hashish proveniente via mare dal Marocco a bordo di uno yacht battente bandiera olandese.