Milano sempre più inaccessibile: un operaio può acquistare solo un’abitazione di 19 mq e affittarne una da 26 mq

Un operaio, che ha reddito netto medio di 1.360 euro al mese, qualora volesse acquistare una casa a Milano può permettersi con un mutuo un'abitazione da 19 metri quadri. Una superficie che, quindi, sarebbe inferiore alla minima concessa per l’abitabilità che il decreto Salva Casa 2024 ha abbassato da 28 a 20 mq. Il dato emerge dal secondo rapporto dell’Osservatorio Casa Abbordabile (Oca), nato per monitorare le dinamiche di accesso e di abbordabilità della casa a Milano, e che è frutto di una continua crescita del costo della vita che sta rendendo il centro e il semicentro della città inaccessibili per i nuclei familiari che contano sugli stipendi di operai e anche impiegati.
La crescita dei prezzi degli immobili residenziali a Milano
Stando a quanto riportato nella ricerca di Oca (coordinata da Massimo Bricocoli, professore ordinario di Tecnica e pianificazione urbanistica e direttore del DAStU Politecnico di Milano, Marco Peverini, ricercatore presso il DAStU Politecnico di Milano, e Lorenzo Caresana, assegnista di ricerca presso il DAStU Politecnico di Milano), la crescita del reddito medio lordo che è stata registrata tra il 2021 e il 2022 a Milano e nell'area metropolitana sarebbe stata di fatto annullata dal costo della vita.
Il 55,4 per cento dei contribuenti dichiara un reddito lordo inferiore a 26mila euro all’anno, mentre il 32,3 per cento inferiore a 15mila euro all'anno. Tra il 2015 e il 2023 mentre i prezzi di compravendita degli immobili residenziali sono cresciuti del 58 per cento e i canoni di locazione del 45 per cento, i salari di operai e impiegati sono cresciuti rispettivamente del 9 e 10 per cento.
Il canone medio pesato dei nuovi contratti registrati dall’Agenzia delle Entrate è passato da 173 euro al metro quadro annuo nel 2022 a 189 euro nel 2023, aumentando in un anno del 9 per cento, mentre i contratti di locazione a canone concordato hanno visto una crescita di 20 euro al metro quadro all'anno tra il 2022 e il 2023 (+18 per cento).
Chi ha uno stipendio medio può permettersi di abitare solo nei comuni dai cui è più difficile raggiungere Milano
Basandosi sui dati raccolti da Inps, l'osservatorio ha evidenziato come un operaio (che ha reddito netto medio di 1.360 euro) si possa permettere di acquistare con mutuo un'abitazione da 19 metri quadri; un impiegato, con reddito netto medio di 1.836 euro, 25 mq; un dirigente, con reddito netto medio di 7.638 euro, 105 mq. Questo vuol dire che un operaio non può permettersi di acquistare una casa che abbia una superficie minima che rispetti le ultime disposizioni del governo. Se, invece, si considerano i contratti di affitto, a fronte di una spesa massima del 30 per cento del salario, un operaio può permettersi di affittare 26 mq, (due in meno del 2022), un impiegato 35 mq e un dirigente 146 mq.
Stando a quanto riportato da Oca, un reddito medio non basta nemmeno per acquistare un’abitazione di 50 mq in buona parte della cintura del territorio di Milano e, in generale, lungo le direttrici meglio collegate con la città con i trasporti pubblici. Questo vuol dire che un lavoratore che ha uno stipendio di circa 1.500 euro lordi al mese può permettersi di abitare solo nei comuni dai cui è più difficile raggiungere Milano e che, per forza di cose, si ritrovano a dover fronteggiare tempi di pendolarismo molto elevati.
"Occorre guardare al mondo che c’è fuori Milano, non come a una disperata scelta per pezzenti, bensì come valida alternativa di buona vita in una giusta casa", ha dichiarato Alessandro Maggioni, presidente del Consorzio Cooperative Lavoratori: "Senza un potenziamento radicale della rete di accesso metropolitano al capoluogo, ogni discorso sulla mobilità dolce cade in contraddizione".