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Milano, scoppio fuori da Cicciopizza, il titolare: “Volevano farci saltare, non è la prima volta”

“Non ci fermeranno nemmeno con le bombe e non è la prima volta che riceviamo intimidazioni. Ma questa volta volevano farci saltare”. Così a Fanpage.it il titolare di Cicciopizza, catena di ristoranti napoletani con base a Milano, la cui sede di viale Sabotino è stata colpita da una bomba carta. Sulla vicenda stanno indagando le forze dell’ordine.
A cura di Filippo M. Capra
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Foto Fb: Ciccio pizza
Foto Fb: Ciccio pizza

Dodici ore dopo lo scoppio che ha mandato in frantumi la sua e la vetrina del negozio a fianco, un fioraio, il titolare di Cicciopizza racconta a Fanpage.it le emozioni vissute ieri, cercando di ricostruire i passaggi dell'atto intimidatorio subìto tramite il lancio e l'esplosione di una bomba carta nella sede di viale Sabotino, in zona Porta Romana, a Milano.

Come ha trascorso la notte?

Ieri sera eravamo molto spaventati. Io mi trovavo in un'altra sede dove in passato abbiamo già avuto altri problemi e sono corso in quella di viale Sabotino.

Cos'ha trovato al suo arrivo?

Vetri spaccati della vetrina andata in frantumi, ci hanno buttato una bomba nel negozio e fortunatamente non è finita vicino al gas, altrimenti saltava in aria tutto. Sopra abitano delle famiglie, si è sfiorata la tragedia.

Non è la prima volta che subisce atti intimidatori?

No, da un anno a questa parte almeno in tre occasioni abbiamo ricevuto minacce nei nostri locali, intimidazioni, vasi spaccati e serrande imbrattate.

Si è dato una spiegazione del perché?

Non ne ho idea, gli inquirenti stanno battendo tutte le piste, anche quella di possibili ritorsioni. Io credo di aver attirato un po' di invidie con il nostro modo di lavorare.

In che senso? 

Nel locale colpito ieri sera abbiamo creato una zona spiedo proprio in prossimità della vetrina per riproporre lo street food napoletano. Lì ci lavora una mia dipendente ed è molto vicina al gas. Credo che l'intento di chi ha lanciato la bomba fosse proprio quello e se avesse centrato l'obiettivo finiva in tragedia. Fortunatamente non ci sono stati feriti.

Ma era una bomba vera?

Era una bomba carta di un chilo e mezzo.

Aveva clienti fuori dal locale?

Sì, diverse ragazze che sono state ascoltate dalla polizia insieme ad altri testimoni.

Lei ha detto di non avere paura. 

No, noi andiamo avanti, non ci fermano con una bomba. Dobbiamo lavorare perché siamo in tanti con famiglie e non possiamo permetterci di rimanere a casa per colpa di qualcuno che ci minaccia.

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