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Milano, sanzioni ai medici degli ospedali San Carlo e San Paolo: “Vige clima da caccia alle streghe”

La situazione negli ospedali San Carlo e San Paolo di Milano è sempre più preoccupante. Secondo alcuni sindacati e il consigliere regionale Michele Usuelli, la direzione starebbe applicando sanzioni disciplinari nei confronti di alcuni medici che avevano denunciato criticità e carenze nella gestione dei pazienti Covid. Per questo motivo è stato richiesto l’intervento dell’assessore regionale Giulio Gallera, a cui si chiede di ripristinare un clima di serenità.
A cura di Ilaria Quattrone
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Il flash mob organizzato da alcuni dipendenti degli ospedali San Carlo e San Paolo
Il flash mob organizzato da alcuni dipendenti degli ospedali San Carlo e San Paolo

La situazione degli ospedali Santi Paolo e Carlo di Milano è sempre più preoccupante. Dopo la lettera scritta da cinquanta medici, che lamentavano una cattiva gestione della seconda ondata della pandemia di Coronavirus, la direzione sanitaria è finita sotto l'occhio del ciclone. Flash mob, scioperi (l'ultimo previsto per il 14 dicembre) e anche una commissione chiamata a indagare. A tutto questo si è aggiunta l'interrogazione a risposta immediata depositata ieri 1 dicembre dal consigliere di +Europa/Radicali, Michele Usuelli. Secondo il consigliere e alcuni sindacati, dopo la pubblicazione della lettera tantissimi medici e sanitari avrebbero subito sanzioni e atti discriminatori.

Sanzioni disciplinari e atti discriminatori tra i medici

Tra loro c'è la dottoressa Francesca Cortellaro, prima a capo del Dipartimento emergenza urgenza e pronto soccorso, che è stata allontanata e sostituita da un rianimatore. L'accusa sarebbe quella di aver confermato quanto denunciato dai colleghi, che avevano detto di essere in una situazione vicina "al dover scegliere chi salvare", pur sostenendo di non essere in una situazione tale da scaglionare gli ingressi in terapia intensiva. Oltre alla dottoressa Cortellaro, sembra che altri colleghi stiano subendo sanzioni disciplinari: "A inasprire il clima da caccia alle streghe sono le inaccettabili pressioni per non assentarsi da lavoro o rientrare in anticipo a tutti quei colleghi malati o in infortunio", scrivono in una nota stampa la Fp Cgil Milano e la Fp Cgil Medici. Sempre i sindacati sostengono che la commissione istituita dalle strutture per verificare i fatti denunciati dai medici non sia del tutto imparziale: "Tra coloro che compongono la commissione c'è chi si era pubblicamente dissociato da quelle segnalazioni, in barba non solo all'imparzialità ma anche alle parole della direzione stessa che aveva annunciato verifiche nella più totale trasparenza".

Presentata un'interrogazione dal consigliere Michele Usuelli

Allarmato dalla situazione anche il consigliere Michele Usuelli. Ieri ha rivolto un'interrogazione all'assessore al Welfare Giulio Gallera nella quale chiede una soluzione immediata al problema. Oltre alla richiesta di verificare la carenza di posti letto negli ospedali e di personale qualificato, si chiede di ripristinare nel suo ruolo la dottoressa Cartellaro. Inoltre, Usuelli invita Gallera a incontrare i cinquanta medici firmatari della lettera insieme ai vertici dell'azienda così da ripristinare un clima di serenità: “Siamo molto preoccupati di questo fragilissimo equilibrio”. Alla richiesta del consigliere, l'assessore ha risposto di essere intenzionato a ricostruire un rapporto positivo e di aver incontrato i primari dei pronto soccorso di emergenza urgenza della Lombardia.

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