Milano, riunione di emergenza dell’unità di crisi di Areu: servono altre ambulanze
Non si arresta l'emergenza ambulanze nella Città metropolitana di Milano. Dopo una prima richiesta alle associazioni di implementare ulteriormente la flotta presente sul territorio, Anpas, Croce rossa e Fvs hanno dispiegato ulteriori 17 ambulanze (7 la prima, 5 la seconda e la terza, l'Azienda regionale emergenza urgenza della Lombardia – come verificato da Fanpage.it – ha convocato d'urgenza una riunione con l'unità di crisi e le fondazioni stesse per aggiornare sulla situazione.
Areu chiede altre ambulanze, sistema sotto pressione
Dall'incontro, andato in scena nel pomeriggio di giovedì 29 ottobre, è emersa una situazione ancora fragile tale per cui Areu ha nuovamente chiesto alle associazioni di fare quanto possibile per reperire ulteriori macchine. Per il momento, però, non è stata presa in considerazione l'ipotesi di farne arrivare alcune da fuori regione perché anche nel resto d'Italia la situazione è delicata. Per questo motivo, da domani, lunedì 2 novembre, le associazioni tenteranno l'impossibile per soddisfare le richieste dell'unità di crisi. Sono in costante aumento, infatti, le chiamate al 118 per pazienti con sintomatologia da Covid-19, e i ritardi accumulati nei pronto soccorso per lo scarico dei degenti si sta facendo ingestibile.
Un medico del Fatebenefratelli: Siamo intasati di accessi, serve un lockdown
La tragicità della situazione è testimoniata anche da un medico del pronto soccorso dell'ospedale Fatebenefratelli di Milano che, a Tgcom 24, ha dichiarato che "il picco degli accessi con sintomi respiratori o infettivi non si ferma e non smetterà di intasarci a meno che non ci sia il lockdown. Per noi non avere incidente stradali, infortuni sul lavoro, piccoli traumi, significa il 40 per cento in meno di ingressi".