Caos tamponi, Regione Lombardia ammette i ritardi a Milano: “Ats non riesce ricontattare tutti”
A Milano il personale dell'Ats ha difficoltà "a ricontattare le persone che si sono segnalate" per essere sottoposte al tampone al rientro da viaggi nei Paesi a rischio. Lo ha ammesso Marco Trivelli, direttore generale dell'assessorato al Welfare di Regione Lombardia, durante la conferenza stampa per l'avvio dei tamponi all'aeroporto milanese di Malpensa, partiti nella mattinata di oggi.
Ats Milano non riesce a ricontattare tutte le persone che si segnalano per il tampone
In Lombardia "l'unica zona critica" per quanto riguarda la gestione dei tamponi per chi arriva da Grecia, Malta, Spagna, Croazia "è quella di Milano". L'azienda per la tutela della salute è stata già oggetto di critiche nei giorni scorsi da parte di turisti di ritorno a Milano che non riuscivano a ottenere risposte rapide sui tamponi, resi obbligatori dal governo. Il numero uno della dg Welfare della Lombardia ha spiegato che l'Ats "ha difficoltà a ricontattare le persone che si sono segnalate". "In queste ore stiamo cercando di recuperare. Ci sono state 13 mila segnalazioni che nei primi tre giorni non abbiamo avuto la forza di richiamare – ha aggiunto Trivelli -. Ieri abbiamo avuto 3.500 contatti ma di questi solo la metà sono diventate prenotazioni" per tamponi.
A Malpensa obiettivo 1.800 tamponi al giorno
L'obiettivo di Regione Lombardia con l'Ats Insubria è di raggiungere "1500/1800 tamponi al giorno a Malpensa", ha detto Trivelli. Questa mattina i primi viaggiatori in arrivo si sono messi in coda di fronte alle otto postazioni allestite nello scalo milanese. I viaggiatori che desiderano sottoporsi al tampone lo possono fare in modo volontario, registrandosi prima su un apposito portale online. Nella prima mattinata un migliaio di persone si sono prenotate per eseguire il tampone in aeroporto nei prossimi tre giorni. L'esito del test è disponibile via mail o sms in 24/48 ore.