Milano ricorda Davide “Dax” Cesare: diciotto anni fa l’omicidio del militante dei centri sociali
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Sono passato diciotto anni dall'omicidio di Davide "Dax" Cesare, attivista dei centri sociali ucciso il 16 marzo del 2003 da militanti di estrema destra. A causa dell'emergenza sanitaria il tradizionale corteo che ricorda quella che è stata definita la "Notte nera" non dovrebbe tenersi: la "Associazionedax Sedicimarzoduemilatre" ha infatti annunciato su Facebook che, considerando "la criticità della situazione sanitaria", Davide "Dax" sarà ricordato "in modo soggettivo e informale": "I contenuti già elaborati per l’iniziativa, dedicata a Carlo (Giuliani, ndr) e a Dax, verranno divulgati in altra forma attraverso le pagine social della Associazione
Diciotto anni fa l'omicidio di Dax
Dax fu ucciso in via Brioschi a Milano, mentre si trovava davanti a un locale insieme ad alcuni amici, da Giorgio, Federico e Mattia e Morbi. Tre neofrascisti – padre e due figli di cui uno minorenne – che volevano vendicare un'aggressione di cui erano convinti di avere scoperto i responsabili. Nell'agguato perse la vita Davide Cesare, 27enne, e un altro ragazzo fu ferito gravemente e si salvò solo dopo una notte in sala operatoria.
Quella notte si verificarono violenti scontri tra la polizia e gli amici dei ragazzi aggrediti, che si erano radunati fuori dal pronto soccorso dell'ospedale San Paolo per accertarsi delle loro condizioni. Le forze dell'ordine impedirono l'accesso ai militanti e ne seguirono violenti pestaggi in strada e nei corridoi dell'ospedale.
Torna il murale alla Darsena
Pochi giorni prima dell'anniversario alcuni attivisti si sono ritrovati nei pressi della Darsena, dove ogni anno viene realizzato un murale dedicato a Dax che viene poi puntualmente ripulito dall'amministrazione comunale. Quest'anno a far compagnia al volto dell'attivista ucciso in via Brioschi sono apparsi i volti di Carlo Giuliani, ucciso durante gli scontri in occasione del G8 a Genova nel 2001, dell'attivista per i diritti umani e consigliera comunale di Rio de Janeiro Marielle Franco, uccisa nel marzo del 2018, e della partigiana "Lia", al secolo Gina Galeotti Bianchi, uccisa dai nazisti il 25 aprile del 1945, poco prima della Liberazione.