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Milano, ragazzi assembrati e senza mascherina per il video di un rapper: i carabinieri li disperdono

Alcune decine di ragazzi si sono ritrovati nel pomeriggio di ieri in piazza Bonola, a Milano, per partecipare al video di un giovane rapper. Alcuni giovani non hanno rispettato il distanziamento e non hanno indossato le mascherine: i residenti hanno chiamato i carabinieri e, al suono delle sirene, i giovani si sono allontanati spontaneamente.
A cura di Francesco Loiacono
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Alcuni dei ragazzi presenti ieri in piazza a Milano (Da Instagram)
Alcuni dei ragazzi presenti ieri in piazza a Milano (Da Instagram)

Ragazzi assembrati senza distanziamento e, in molti casi, senza mascherina. È una scena che per la verità a Milano si vede oramai spesso, in diversi luoghi della città: e le immagini della festa per lo scudetto dell'Inter, d'altronde, sono ancora ben impresse nella memoria. Un altro assembramento, decisamente più contenuto nei numeri, si è visto nel pomeriggio di ieri, lunedì 10 maggio, in piazza Bonola, vicino all'omonima fermata della metro rossa M1.

Il precedente: la guerriglia di San Siro

Come spiega la testata "Milanotoday", a richiamare diversi ragazzi nei pressi della rotonda vicino alla metro è stato, tramite Instagram, il giovane rapper Luchitos, al secolo Lucas Cicoria Alencar, che ha invitato i suoi fan (sono 28mila i follower sul social network) a partecipare a un videoclip. Una dinamica simile a quanto era successo a metà aprile a San Siro, quando a richiamare centinaia di ragazzini era stato il rapper Neima Ezza. In quella circostanza il raduno era finito male: alcuni ragazzini avevano reagito all'intervento delle forze dell'ordine, chiamate per disperdere l'assembramento, lanciando bottiglie, sassi e macerie contro gli agenti. Dopo la guerriglia erano scattate perquisizioni in diverse abitazioni e due rapper, lo stesso Noemi Ezza e Baby Gang, erano stati indagati per manifestazione non preavvisata, violenza e resistenza a pubblico ufficiale aggravate.

Al suono delle sirene i ragazzi si sono allontanati

Ieri pomeriggio, fortunatamente, la "guerriglia" non si è ripetuta: qualcuno tra i ragazzi intervenuti non indossava correttamente la mascherina o ne era totalmente sprovvisto, ma al di là del mancato rispetto delle norme anti Coronavirus non si sono registrati momenti di tensione. Nemmeno quando, chiamati da alcuni residenti per disperdere l'assembramento, in piazza Bonola sono intervenuti i carabinieri. Al suono delle sirene i ragazzini si sono infatti allontanati subito, spontaneamente. Evitando così anche le possibili sanzioni per il mancato rispetto delle norme basilari che, anche in zona gialla, vanno rispettate: distanziamento e mascherina.

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