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Milano, rafforzati i controlli per il primo weekend in zona gialla: stretta sui luoghi della movida

La Prefettura si prepara a intensificare i controlli per il primo weekend in zona gialla. Sotto osservazione delle forze di polizia ci saranno soprattutto tutti i luoghi più famosi della movida: ovvero zona Navigli, corso Como, corso Garibaldi e le altre zone del centro. Il rafforzamento dei controlli prenderà il via già venerdì 5 febbraio.
A cura di Giorgia Venturini
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Navigli a Milano (Immagine di repertorio)
Navigli a Milano (Immagine di repertorio)

Per il primo weekend in zona gialla a Milano saranno intensificati i controlli nei luoghi della movida. Lo ha stabilito mercoledì 3 febbraio il Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza presieduto dal prefetto Renato Saccone. Dalla riunione con i vertici delle forze dell'ordine del capoluogo lombardo è emerso, infatti, che è necessario intensificare i controlli sul rispetto delle normative anti-Covid nel prossimo fine settimana. Sotto osservazione speciale saranno soprattutto i luoghi della movida per eccellenza a Milano: ovvero zona Navigli, corso Como, corso Garibaldi e le altre zone del centro. Le forze di polizia si accerteranno soprattutto di verificare che gli orari di chiusura imposti dal Dpcm verranno rispettati, così come la presenza dei clienti in rapporto alla capienza e l'uso corretto delle mascherine. Tutto per evitare assembramenti dal momento che la pandemia non è ancora terminata.

Controlli intensificati da venerdì 5 febbraio

I controlli saranno intensificati già a partire da venerdì 5 febbraio. La decisione arriva dopo settimane in cui sono scattate non poche sanzioni: tanti i locali che hanno organizzato cene "clandestine" con clienti fatti entrare dalla porta sul retro. L'ultimo blitz della polizia è stato quello di domenica sera 31 gennaio quando all'interno di un locale di via Pietro Calvi, in zona Porta Vittoria a Milano, gli agenti hanno trovato 25 persone a brindare seduti ai tavoli. Erano scattate multe da 400 euro ciascuno. Sotto la lente di ingrandimento delle telecamere della polizia ci sono anche i luoghi all'aperto soprattutto dopo le immagini diffuse domenica 31 gennaio in cui si vedevano tanti giovani seduti lungo la Darsena. Quelle foto erano state poi commentate a Fanpage.it dal professor Carlo La Vecchia, docente di Epidemiologia alla Statale di Milano, così: "Le scene di affollamento di domenica? Le reputo più suggestive che drammatiche. Non è una strada all'aperto il vero problema. I rischi sono legati soprattutto ai luoghi chiusi, ai trasporto. Bisogna continuare a stare attenti, proteggere le persone anziane. C'è molta incertezza sul ruolo della varianti del virus".

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