Milano, raccolta firme dei tassisti per l’introduzione dei turni a licenze alterne
Tra le tante categorie del Paese che stanno vivendo una crisi senza fine a causa dell'emergenza sanitaria legata al Covid-19, c'è anche quella dei tassisti. Il lavoro è ormai pressoché azzerato e da un anno i conducenti del servizio pubblico sono in balìa di un domani incerto che non si sa ancora se e quando tornerà a dare risposte positive. Per questo motivo, i rappresentati della categoria hanno deciso di dare il via ad una raccolta firme da sottoporre poi all'assessorato alla Mobilità di Milano, cui a capo c'è Marco Granelli, per istituire giornate di lavoro a licenze alterne. In questo modo, i tassisti sperano di poter ravvivare un'economia individuale sempre più scarna, cercando di equilibrare tra giorni in cui sarebbe concesso lavorare e giorni in cui occorrerà stare a casa, riducendo dunque la presenza di auto lungo le strade della città.
I più colpiti sono giovani e nuovi arrivati
A patire le conseguenze peggiori della crisi economica imposta dalla quasi totale assenza di turismo e, conseguentemente, di corse, sono i tassisti che ancora devono saldare il mutuo per la licenza. Questi si sono trovati a dover pagare ancora diverse rate per il permesso a svolgere il mestiere contemporaneamente al pagamento dell'auto e/o della casa. A tutte queste spese si sommano poi quelle necessarie per poter vivere e mantenere la famiglia. I più colpiti, spiegano fonti della categoria, sono stati i giovani e i colleghi di mezza età che da poco avevano deciso di intraprendere la carriera. Anche chi però una licenza già ce l'ha, ha dovuto fare i conti con 12 mesi di quasi azzeramento delle entrate. A salvarsi, quantomeno in parte, solo i tassisti iscritti alle cooperative che hanno potuto beneficiare della cassa integrazione. Comunque troppo poco per chi ha una famiglia da mantenere e spese da onorare. Con l'istituzione delle licenze alterne – se la richiesta venisse accolta – sperano di poter limitare le perdite e ottimizzare i guadagni.