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Milano, raccolta firme dei tassisti per l’introduzione dei turni a licenze alterne

Sembra non esserci fine alla crisi per i tassisti che da qualche giorno hanno avviato una raccolta firme per istituire il lavoro a licenze alterne da sottoporre poi all’assessore alla Mobilità di Milano Marco Granelli. In questo modo, la categoria spera di risollevare le proprie finanze riducendo la presenza quotidiana di auto lungo le strade del capoluogo lombardo.
A cura di Filippo M. Capra
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Tra le tante categorie del Paese che stanno vivendo una crisi senza fine a causa dell'emergenza sanitaria legata al Covid-19, c'è anche quella dei tassisti. Il lavoro è ormai pressoché azzerato e da un anno i conducenti del servizio pubblico sono in balìa di un domani incerto che non si sa ancora se e quando tornerà a dare risposte positive. Per questo motivo, i rappresentati della categoria hanno deciso di dare il via ad una raccolta firme da sottoporre poi all'assessorato alla Mobilità di Milano, cui a capo c'è Marco Granelli, per istituire giornate di lavoro a licenze alterne. In questo modo, i tassisti sperano di poter ravvivare un'economia individuale sempre più scarna, cercando di equilibrare tra giorni in cui sarebbe concesso lavorare e giorni in cui occorrerà stare a casa, riducendo dunque la presenza di auto lungo le strade della città.

I più colpiti sono giovani e nuovi arrivati

A patire le conseguenze peggiori della crisi economica imposta dalla quasi totale assenza di turismo e, conseguentemente, di corse, sono i tassisti che ancora devono saldare il mutuo per la licenza. Questi si sono trovati a dover pagare ancora diverse rate per il permesso a svolgere il mestiere contemporaneamente al pagamento dell'auto e/o della casa. A tutte queste spese si sommano poi quelle necessarie per poter vivere e mantenere la famiglia. I più colpiti, spiegano fonti della categoria, sono stati i giovani e i colleghi di mezza età che da poco avevano deciso di intraprendere la carriera. Anche chi però una licenza già ce l'ha, ha dovuto fare i conti con 12 mesi di quasi azzeramento delle entrate. A salvarsi, quantomeno in parte, solo i tassisti iscritti alle cooperative che hanno potuto beneficiare della cassa integrazione. Comunque troppo poco per chi ha una famiglia da mantenere e spese da onorare. Con l'istituzione delle licenze alterne – se la richiesta venisse accolta – sperano di poter limitare le perdite e ottimizzare i guadagni.

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