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Milano, proteste contro apertura Cpr di via Corelli: “Nessuno deve essere trasferito in quel lager”

Questo pomeriggio in piazza Susa a Milano si è svolta una protesta contro la riapertura del centro di permanenza per i rimpatri di via Corelli. Un centinaio di persone hanno bloccato la strada al grido di: “Nessuno deve stare in questo lager”, per cercare di bloccare l’arrivo dei primi stranieri irregolari nella struttura voluta dall’allora ministro dell’Interno Salvini. Il sit-in arriva dopo il flash mob di questa mattina da parte di alcuni consiglieri comunali di maggioranza.
A cura di Ilaria Quattrone
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(Foto di Simone Giancristofaro)
(Foto di Simone Giancristofaro)

"Nessuno deve essere trasferito all'interno di quel lager": è la frase che più di tutte riecheggia tra i manifestanti che nel pomeriggio di oggi, 30 settembre, hanno protestato in piazza Susa a Milano contro la riapertura del Cpr (Centro di permanenza per il rimpatrio) di via Corelli che ospiterà stranieri irregolari e che ha riaperto il 28 settembre. La mobilitazione è stata organizzata dai movimenti No Cpr e dai sindacati di base e arriva dopo quella di stamattina da parte di alcuni consiglieri comunali milanesi di maggioranza.

Proteste contro il Cpr di via Corelli: Noi da qui non ci muoviamo

Erano circa un centinaio. Seduti a terra, ben distanziati e con un reparto della Celere a pochi metri da loro. L'unico obiettivo era bloccare la strada per impedire ai mezzi di scortare i primi stranieri nella struttura di via Corelli. Stando però ad alcune indiscrezioni, il primo gruppo di "ospiti" sarebbe già stato fatto entrare qualche ora prima l'inizio della protesta. Nonostante questo, i partecipanti hanno più volte ribadito: "Da qui non ci muoviamo". Per i manifestanti quella di via Corelli è una soluzione che porterà inevitabilmente "all'eliminazione totale di tutti i diritti fondamentali dell'individuo e noi non vogliamo una Milano così". Nonostante la vicinanza tra manifestanti e forze dell'ordine, non ci sono state tensioni.

Sempre nella stessa giornata alcuni consiglieri di maggioranza di Palazzo Marino hanno protestato in piazza Scala a Milano per lo stesso motivo. I consiglieri hanno firmato un manifesto in cui sostengono che la riapertura del Cpr sia "una decisione sbagliata e ingiusta". Sono anni che la struttura di via Corelli, alla periferia Est della città, è al centro di numerose polemiche. Nel 2014 è passata dall'essere un centro di identificazione ed espulsione a un centro d'accoglienza straordinaria: da carcere a luogo di riparo. Nel 2018 però l'allora ministro dell'Interno Matteo Salvini dispose la conversione in centro di permanenza per i rimpatri trasformandolo in luogo di detenzione per persone irregolari. Questa disposizione è stata mantenuta dal governo attuale a guida Pd-Cinque Stelle, determinano uno scontro tra Pd nazionale e quello milanese. Venerdì è in programma una nuova manifestazione, sempre organizzata dalla rete No Cpr: gli attivisti si ritroveranno davanti alla Prefettura.

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