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Milano, protesta nel centro di via Corelli: interviene la polizia, feriti due migranti

Si è già alzata la tensione nel Cpr di via Corelli, il Centro permanente per i rimpatri riaperto qualche giorno fa alla periferia di Milano. Un gruppi di migranti, quasi tutti tunisini, ha protestato e aperto alcuni estintori. Le forze dell’ordine sono intervenute per riportare la situazione sotto controllo. Due migranti di 22 e 23 anni sono rimasti feriti in modo non grave.
A cura di Simone Gorla
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Mezzi della polizia in via Corelli a Milano
Mezzi della polizia in via Corelli a Milano

Due migranti sono rimasti feriti, in modo non grave, nel corso di una protesta scoppiata oggi pomeriggio nel Cpr di via Corelli, il Centro permanente per i rimpatri riaperto qualche giorno fa alla periferia di Milano.

Gli ospiti che si trovano in due settori della struttura, per lo più tunisini, hanno inscenato una protesta utilizzando degli estintori. A quel punto è scattato l'intervento delle forze dell'ordine per riportare la situazione sotto controllo. Nel corso della protesta due migranti di 22 e 23 anni sono rimasti feriti. Sul posto attorno alle 16.15 sono intervenute diverse ambulanze del 118, secondo quanto riferito da Areu. I due giovani, in condizioni non gravi, sono stati portati all'ospedale Fatebenefratelli. Altri due sono stati medicati su posto.

Dalla riapertura del Centro, avvenuta circa due settimane fa tra veementi proteste da parte di comitati e associazione, ma anche di una parte dei consiglieri della maggioranza in consiglio comunale, sono state alcune decine i migranti rimpatriati nei Paesi con cui l'Italia ha stipulato accordi.

Dopo la protesta le forze dell'ordine hanno identificato i partecipanti. Non è ancora certa la quantificazione dei danni. Dopo aver svuotato degli estintori, alcune persone hanno cercato di fuggire dalla struttura, ma sono state fermate dalla polizia.

L'ex Cie nel 2014 era stato trasformato in luogo di accoglienza per i profughi, dopo anni di critiche per i tempi indefiniti di detenzione, senza tutele e in condizioni durissime. Ora è tornato alla sua antica funzione. “In via Corelli sta per nascere un carcere temporaneo per stranieri”, aveva commentato l’ex assessore milanese Pierfrancesco Majorino.

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