Milano, pronto il drive-through dell’Esercito, ma slitta la data di consegna dei tamponi rapidi
Non sono ancora disponibili i test antigenici rapidi che dovevano essere pronti da oggi, 2 novembre, in Lombardia. Come evidenziato dallo stesso presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in seno alla Camera dei deputati, mancano ancora i singoli accordi regionali. Regione Lombardia in una nota stampa pubblicata il 31 ottobre aveva precisato che i test rapidi antigenici – necessari per alleggerire la pressione di pronto soccorso e ospedali causata dall'aumento dei contagi da Covid-19 – sarebbero stati disponibili da lunedì 2 novembre. In realtà però bisognerà attendere ancora qualche giorno. I test saranno ripartiti tra le Ats (Agenzia di tutela della salute), le Asst (Aziende socio sanitarie territoriali) e i medici e pediatri di famiglia. Proprio per questi ultimi domani, martedì 3 novembre, sarà presentata in Giunta una delibera che indicherà come medici e pediatri di famiglia potranno eseguirli. Intanto, comunque, sono già stati allestiti grazie alla collaborazione dell'Esercito e della protezione civile dei punti rapidi (i cosiddetti drive-through) vicino agli ospedali San Paolo e San Carlo di Milano, dove il personale dell'Asst Santi Paolo e Carlo effettuerà i tamponi sul personale scolastico e gli studenti.
Test rapidi disponibili per medici e pediatri
"Queste tipologie di test – aveva detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana – consentono una rapida definizione dell'esito. Sono quindi molto importanti per l'individuazione dei possibili casi Covid in diversi ambiti". Nonostante questi non siano ancora disponibili, Regione Lombardia ha assicurato che saranno eseguiti dai medici e pediatri disponibili, dalle Usca (Unità speciali di continuità assistenziale), dalle scuole, nelle unità d'offerta residenziali e semiresidenziali, nei pronto soccorso e negli istituti penitenziari.
In caso di esito positivo, necessario prenotare tampone molecolare
Stando alla nota stampa, i medici di base potranno eseguire i test rapidi nei centri e ambulatori privati o nelle farmacie. L'esito dovrà poi esser comunicato ad Ats. Una volta avuta la positività sarà necessario prenotare il tampone molecolare che servirà a confermare i risultati e che non avrà dei costi aggiuntivi per il cittadino: "Le nostre Ats e Asst – spiega l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera – hanno predisposto dei progetti specifici che prevedono l'allestimento di punti tamponi sul territorio. Lo hanno fatto in raccordo con i Comuni e avvalendosi in alcuni casi della collaborazione con la sanità militare”. Resta solo da capire quando questi test partiranno.
A cosa servono i test rapidi
I test antigenici rapidi, il cui esito si ottiene in una decina di minuti, dovrebbero alleggerire il carico di lavoro delle Ats che negli ultimi giorni a causa dell'aumento dei contagi sta subendo notevoli ritardi e criticità. I test antigenici rapidi individuano le proteine del virus e quindi sono meno sensibili. Per questo è necessario fare il tampone molecolare per verificare l'attendibilità di quello rapido. I rapidi saranno quindi eseguiti sui contatti stretti di positivi asintomatici e su coloro che presentano una lieve sintomatologia che lasciano pensare alla presenza del virus.