Milano, primo Daspo urbano aggravato per un parcheggiatore abusivo recidivo
Dal 2013 esercitava la sua "professione" di parcheggiatore abusivo nella zona della stazione Centrale, a Milano. Adesso per l'uomo, un 59enne con alle spalle diverse denunce e una condanna in via definitiva per tentata truffa aggravata, è scattato il "Daspo aggravato": un provvedimento di allontanamento della durata di un anno e sei mesi dalle zone in cui esercitava la sua professione illegale. Si tratta del primo caso di applicazione dello strumento in provincia di Milano: a deciderlo è stato il questore di Milano, Sergio Bracco.
Il Daspo urbano aggravato è stato introdotto dal decreto sicurezza Minniti
Il parcheggiatore abusivo incallito già in passato era stato allontanato dalle zone in cui esercitava, tra viale Andrea Doria, piazza Caiazzo e piazza Luigi di Savoia. Nel 2013 era stato denunciato per estorsione: aveva infatti preteso dei soldi da parte di una donna che aveva parcheggiato la sua auto e si era rifiutata di pagare "l'obolo". In seguito però l'uomo aveva escogitato anche altri metodi, sempre fraudolenti, per farsi pagare dagli automobilisti. Ad esempio, dopo aver manomesso i parchimetri, si presentava agli ignari conducenti indossando una pettorina gialla e spacciandosi per parcheggiatore "ufficiale" si faceva pagare direttamente. Era però stato scoperto e, nel 2019, condannato per tentata truffa aggravata. Adesso la sua carriera da parcheggiatore abusivo dovrà per forza fermarsi, almeno per la durata del provvedimento. Se dovesse violare il Daspo, infatti, il 59enne rischia l'arresto da uno fino a due anni. La misura del Daspo aggravato è stata introdotta assieme a quella del Daspo urbano (che ha una durata inferiore, variabile tra i 6 e 12 mesi), dal decreto legge Sicurezza del 2017, il cosiddetto "decreto Minniti".