Milano, poliziotto spara e uccide un uomo: il pm chiede l’archiviazione
È stata chiesta l’archiviazione dell’inchiesta in cui era indagato un poliziotto, che nella notte tra il 22 e il 23 febbraio 2021, ha esploso, durante un intervento in via Sulmona a Milano, tre colpi di pistola. Due proiettili hanno colpito e poi ucciso un filippino di 45 anni, morto poco dopo la sparatoria. A richiedere l'archiviazione è stato il pubblico ministero di Milano Paolo Storari.
Il fascicolo vedeva l’agente indagato per eccesso colposo nell’uso legittimo delle armi ma non sembrano essere emersi nei suoi confronti dei profili penalmente rilevanti. Secondo il magistrato la sua azione aveva infatti lo scopo di difendere se stesso e i colleghi dalla situazione di pericolo. La richiesta di archiviazione dovrà ora passare all'esame del gip.
La ricostruzione della notte del 22 febbraio
Stando a quanto ricostruito, nella notte tra il 22 e 23 febbraio alcuni cittadini avevano richiesto l'intervento degli agenti dopo che, secondo diverse testimonianze raccolte, il 45enne era sceso in strada, in probabile stato d’alterazione, aggredendo dei passanti. All'arrivo dei poliziotti l'uomo si sarebbe nascosto dietro una siepe e una volta scoperto si sarebbe scagliato contro gli agenti, uno dei quali ha poi sparato alcuni colpi di pistola. La sparatoria era avvenuta poco dopo la mezzanotte all'altezza del civico 23, poco lontano dal palazzo in cui la vittima abitava con la famiglia.
Stando a quanto finora ricostruito, il 45enne, è stato descritto dai vicini come una persona violenta e con problemi psichici. Diversi i residenti che avevano assistito alla sparatoria, ed erano stati ascoltati dalla polizia. Erano state sequestrate anche le immagini di alcune telecamere di sicurezza della zona.